Gli alberi, di Lungotanaro San Martino nelle adiacenze ove sorgeva il C. V – Melchionni, nascondono un pubblico locale ricavato da vagoni ferroviari collocati in un luogo insolito tuttavia suggestivo

All’imbocco di Spalto Borgoglio con Lungo Tanaro San Martino, d’un tratto compare, fra il verde, un magnifico vagone ferroviario. Allibiti non si crede allo sguardo. Una scossatina per riprendere un po’ di vigore … credendo di sognare. Il vagone c’è e, resta. Non è un sogno. Figurarsi! Un vagone ferroviario qui in mezzo? Senza strada ferrata! E l’ideale per soddisfare una sfrenata curiosità. Si entra senza esitazione.

Sì, è proprio un treno voluto dai coniugi Eva e Nando Formica i quali hanno voluto coronare il loro sogno.

Ricordano le lunghe telefonate, i passi, le interrogazioni sostenute, le domande, le istanze, ecc..; gli innumerevoli contatti fra Comune, ASL, il Ministero dei Trasporti per l’acquisto del vagone, l’adattamento della struttura ferroviaria alle norme urbanistiche, quelle sanitarie; accordi interminabili con le Amministrazioni locali al fine d’ottenere le varie autorizzazioni, alcune interminabili tappe, durate anni però, con la perseveranza, la ceca fiducia delle proprie idee, quasi sempre con un po’ di fortuna, Eva e Nando sono riusciti a realizzare il loro singolare progetto.

Ottenute le opportune autorizzazioni hanno iniziato a restaurare le vetture, per provvedere successivamente all’arredo affine al loro gusto, con il rigore della moda di quel tempo.

L’avventore, quando varca il piccolo cancello, si trova in un’area verde, attrezzata con tavolini, opportunamente racchiusa per accedere all’ingresso.

La  fiancata blu riporta la scritta: “Le Train Bleu”; quando si entra è spontaneo esclamare: “che bello!”. Un luogo accogliente. C’è all’ingresso un moderno banco di servizio, in perfetta sintonia con l’arredo dell’ambiente; il miglior benvenuto per il visitatore.

Graziosi tavolini sono sistemati ai lati, attendono gli avventori per gustare ottimi stuzzichini, delicatamente preparati per accompagnare gli ottimi aperitivi, proposti. Tutto: dalle tendine, alle tovaglie, agli altri componenti rispondono al gusto, così i velluti, i lampadari alle pareti, molto vicini allo stile d’epoca creati, come il resto dell’arredamento, esclusivamente da mani sapienti, ove si respira un’atmosfera dell’inizio secolo.

Ciascuno per la sua parte ha saputo compensare le fatiche sostenute da Eva e Nando Formica, per realizzare un ambiente tanto raffinato.

 

Franco Montaldo