Pubblichiamo la risposta che l’assessore all’Ambiente del Comune di Tortona, Davide Fara, ha dato ai consiglieri del Movimento Cinque Stelle in merito all’uso di alcune cave alla periferia di Tortona che dovrebbero ospitare materiali provenienti dagli scavi con possibilità di contenere fibre di amianto.

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In data 4 luglio si è tenuta la Conferenza dei servizi indetta dalla regione Piemonte per l’esame del Piano Cave.

Il tavolo è stato convocato per acquisire le memorie e i pareri dei soggetti interessati.

L’Amministrazione di Tortona ha depositato le proprie osservazioni affinchè possano essere valutate e tenute in considerazione nella redazione dell’elaborato definitivo di competenza della Giunta regionale.

L’Amministrazione,

  • relativamente all’utilizzo della Cava Montemerla, ancorchè declassato tra i siti di riserva e ridotto nelle sue volumetrie, ha ribadito l’inidoneità a ricevere il materiale da scavo del Terzo Valico, ribadendo le osservazioni negative già espresse.
  • in ordine agli aspetti viabilisticisono state individuate possibili problematiche ed avanzate proposte migliorative al fine di agevolare i flussi di transito, in particolare per la cava Pecorara.
  • Sono state evidenziate, inoltre, le seguenti necessità:
  • Sottoporre a continua manutenzione le strade interessate dall’intervento, nonché laddove necessario, l’istallazione di barriere antirumore e schermature per la polvere;
  • Ripristinare immediatamente ogni problematica di funzionalità sulle strade;
  • Siano previste misure sanzionatorie a garanzia di quanto prescritto;
  • È stata ravvisata l’opportunità di costituire un Organismo di Controllo del traffico dei mezzi di trasporto del materiale litoide che possa effettuare, in qualunque, momento verifiche sui veicoli utilizzati.

Questo è stato chiesto in quella sede: non pareri vincolanti ma osservazioni e questo il Comune ha fatto a salvaguardia del territorio.

Le osservazioni degli altri Enti sono state nel medesimo senso orientate, forse più accentuate perché il nuovo piano cave penalizza dipiù i loro territori rispetto all’originario. Per quanto riguarda il trasporto combinato ferro-gomma in coerenza con gli atti già approvati nel 2013 è richiesto a COCIV di produrre a breve uno studio.

Per quanto riguarda la prima tranche di fondi (1 milione a ciascuno degli 11 Comuni) è stato chiesto di presentare un progetto di potenziamento delle strutture viabilistiche alternative nelle zone interessate dall’opera e questo è stato fatto.

Non è corretto parlare né di opera compensativa né di opera funzionale.

Alle opere funzionali dovrà pensare RFI, COCIV o chi per essi, garantendo che gli interventi vengano effettuati nel massimo rispetto dei cittadini e dell’ambiente.

Alle opere/progetti compensativi di accompagnamento o di sviluppo, come li si voglia chiamare, sta provvedendo il tavolo di coordinamento promosso dal Commissario di Governo a cui partecipano i Comuni e per cui ci sono a disposizione 49 milioni di euro.

Questo milione serve per migliorare la viabilità alternativa alle strade interessate dall’intervento e servirà nel periodo dei lavori per limitare eventuali disagi ai cittadini e successivamente per arricchire e migliorare il patrimonio viabilistico tortonese.

Davide Fara