I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno denunciato per due furti con destrezza una cittadina rumena di 23 anni, senza fissa dimora e pregiudicata. La donna veniva individuata come l’autrice dei due furti, avvenuti alla fine di luglio e alla fine di agosto nei confronti di due uomini che la donna aveva avvicinato con delle scuse. In particolare, a fine luglio un uomo denunciava che quella mattina, intorno alle 12.00, mentre si avvicinava al suo veicolo in zona Pista, notava avvicinarsi velocemente a lui una donna la quale appoggiava la mano su un suo polso e chiedeva all’uomo di aiutarla a trovare lavoro, offrendosi poi per un rapporto sessuale.

L’uomo, infastidito dall’invadenza della donna, rifiutava categoricamente e la allontanava. La giovane ragazza a quel punto andava via velocemente e l’uomo, una volta giunto a casa, si accorgeva di non avere più il braccialetto d’oro che portava al polso sul quale la donna aveva appoggiato la sua mano.

L’uomo tornava quindi sul luogo dove aveva incontrato la donna e parlava con delle persone che avevano visto l’incontro tra lui e la ragazza e che avevano notato successivamente la giovane allontanarsi su un’auto, della quale avevano preso il numero di targa.

La vittima riusciva quindi a fornire ai carabinieri il numero di targa del veicolo utilizzato dalla ladra, dando avvio alle indagini. I militari scoprivano quindi che l’auto era già stata segnalata in banca dati perché utilizzata dagli occupanti per commettere dei furti con destrezza con la tecnica dell’abbraccio ai danni di anziani, venendo a sapere alcuni nomi di donne che erano state identificate quali autrici di tali truffe. I militari del Cristo preparavano quindi un fascicolo fotografico che mostravano alla vittima del furto del braccialetto, il quale riconosceva proprio la 23enne come l’autrice del reato, venendo quindi denunciata all’Autorità Giudiziaria.

Il secondo fatto era della mattina del 27 agosto, quando un uomo del posto denunciava che mentre usciva da una tabaccheria del quartiere Cristo veniva avvicinato da una donna che lo salutava affettuosamente, abbracciandolo. La donna provocava l’uomo dicendo di toccarla e di fare due passi insieme, distraendo l’uomo in ogni modo. Visto che la vittima però non dava confidenza alla donna, quest’ultima abbracciava nuovamente l’uomo e si allontanava di corsa. Rientrato a casa però l’uomo si accorgeva di non avere più al collo la collana d’oro. I militari del Cristo, capito che la ladra poteva essere la stessa del mese precedente, preparavano quindi un fascicolo fotografico che mostravano alla vittima il quale riconosceva di nuovo la 23enne come l’autrice del reato, la quale veniva quindi denunciata per la seconda volta all’Autorità Giudiziaria.