L’azione di vigilanza dell’Ispettorato del lavoro di Alessandria svolta nei mesi di aprile e nella prima decade di maggio dagli ispettori del lavoro ha permesso di individuare l’impiego di 30 lavoratori “in nero” in diversi settori produttivi e l’accertamento di complessivi 79.000 euro come base imponibile di monte salari per il recupero di oneri contributivi/assicurativi.

Gli accessi ispettivi serali presso locali pubblici hanno determinato la sospensione di 3 attività imprenditoriali, l’accertamento di n. 9 lavoratori “in nero” e la presenza di un lavoratore clandestino, con l’applicazione delle sanzioni penali ed amministrative per complessivi 22.000 euro.

L’azione di contrasto al lavoro sommerso ha prodotto risultati importanti anche nel settore dell’edilizia attraverso la sospensione di un cantiere nell’ambito di un appalto pubblico e l’irrogazione di sanzioni pari a 18.000 euro per la presenza di due lavoratori “in nero”.

Da ultimo, ma non meno importanti, gli accertamenti effettuati sia a carico di un’impresa che gestisce due asili ove risultavano impiegati n. 9 lavoratrici “in nero” e n. 3 dipendenti irregolari, con l’applicazione di sanzioni pari a 62.000 euro, sia nei confronti di una ditta che esercita attività di “promoter telefonia” con l’impiego “in nero” di n. 10 lavoratori. Anche in questo caso sono state elevate sanzioni pari a 60.400 euro