Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.


Leggo ormai quotidianamente delle truffe agli anziani ed  in particolare da Tortona.
Andando al dunque, perche’ esprimere sdegno, rincrescimento od altro sono solo parole adatte alle circostanze, la domanda che pongo e’ la seguente:
Ma almeno moralmente nessuno si sente inadeguato nei confronti di cio’ che succede si ovunque, al di la delle statistiche che vengono diffuse, ma in particolare per la popolazione maggiormente colpita vale a dire gli anziani?
Dico questo perche’, a parte le notizie che appaiono sulla stampa, in concreto mi sentirei di dire che non si fa assolutamente nulla. Sembrerebbe quasi che sia un problema del tutto relativo e privo di conseguenze.
Mi permetto ricordare che la categoria piu’ colpita, gli anziani, subisce un duro colpo economico ma soprattutto le conseguenze sono spesso devastanti a livello psicologico.
Mi chiedo se la Chiesa ritiene che gli anziani frequentanti le parrocchie debbano essere solo catechizzati sull’importanza della fede o del Vangelo oppure debbano anche essere informati sui pericoli che corrono quotidianamente ormai. Io frequento la Chiesa quasi quotidianamente e vedo vendita di patate, fiori, arance per cause nobili certamente ma non sento nessuna parola che aiuti o semplicemente possa attirare l’attenzione degli anziani.
Vorrei chiedere al nostro Vescovo  se questa e’ l’unica e vera missione della Chiesa  o se, magari, sensibilizzando a dovere i Sacerdoti   non di debba invece arrivare anche alle questioni non proprio inerenti la Fede ma egualmente e forse piu’ importanti in questo periodo per chi la Fede la osserva e la vive anche quotidianamente.
O dobbiamo pensare che la Chiesa si occupa quasi esclusivamente di Fede e poco di altro?.
Il Comune, pensa che un intervento piu’ mirato in proposito con i Vigili urbani sia una perdita di tempo?
Dove? Dove per persone piu’ a rischio si ritrovano ad esempio coordinandosi con la Curia vescovile ad esempio.
Oppure ritiene gli anziani non rappresentativi della popolazione locale e quindi degni di attenzione particolare?
Le Forze dell’ordine ed il Prefetto di Alessandria ritengono che sia compito di altri, non specificati peraltro, intrattenere la categoria in argomento, nei luoghi dove si ritrova o che frequenta,  per una piu’ capillare diffusione delle raccomandazioni?
Che le leggi in materia di truffe sia da ritenersi quasi ridicola e’ risaputo, allontanare dalla piazza i truffatori significa farli spostare su altra piazza, ma cio’ puo’ legittimare il silenzio sull’argomento?
Oppure la Chiesa, il Comune e le forze dell’ordine, con il Prefetto come rappresentante dello stato sul territorio, ritengono assolto il loro compito istituzionale con le notizie che appaiono sulla stampa?  Se si, direi che e’ troppo poco.
Oppure si ritiene che il lavoro fatto altrove sia stata una perdita di tempo e di denaro pubblico?
Cordiali saluti.
Lettera Firmata