I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per rissa aggravata sei uomini, OSMAN BAYRAM, di 34 anni, YAHYA TOPLUK, di 36 anni, HUDAY KARTAL, di 24 anni, tutti cittadini turchi, e ABDLALI TNAIB, di 28 anni, NABIL BENDAIJOU, di 28 anni, e NOAMAN ANIBRI, di 18 anni, quest’ultimo con precedenti di polizia, tutti cittadini marocchini. Intorno alle 01.20 del 5 aprile scattava l’allarme al 112 perché arrivavano alcune telefonate allarmate che segnalavano una violenta rissa che vedeva coinvolte più persone nel parcheggio del bowling di via Casalbagliano. Sul posto giungevano subito le gazzelle del Radiomobile che avevano modo di fermare i contendenti prima che si allontanassero dal luogo. Infatti, nel parcheggio e su un’auto, prima che lasciassero il piazzale, venivano fermati e controllati i tre marocchini che stavano per andare via e che presentavano sul volto e sul corpo evidenti segni di colluttazione. I tre riferivano di avere avuto uno scontro con un gruppo di turchi che poi, all’arrivo dei militari, si erano nascosti tra i clienti del bowling.

A quel punto, i militari entravano nel locale e li individuavano immediatamente perché presentavano delle ferite sanguinanti e i vestiti sporchi di sangue. Una volta bloccati e identificati tutti i sei contendenti, veniva ricostruito quanto accaduto e cioè che si trattava di due gruppi di persone che erano venuti alle mani per motivi ancora sconosciuti perché nessuno di loro ha voluto spiegarli ai militari. Il fatto accadeva nel parcheggio del locale pubblico alla presenza di alcuni testimoni che riferivano addirittura che uno dei turchi aveva sfilato la cintura dai pantaloni e l’aveva usata come una frusta per colpire con la fibbia metallica gli avversari.

Per tutta risposta, un marocchino prendeva una transenna trovata nel cortile e la scagliava contro i turchi che a loro volta la riprendevano e la scagliavano contro i marocchini. I militari visionavano anche le telecamere di sorveglianza che danno sul piazzale del bowling, completando quindi la ricostruzione della rissa e accertando che i due gruppi si affrontavano con notevole violenza, usando la cintura e la transenna come oggetti contundenti e colpendosi reciprocamente con calci e pugni. Dalla perquisizione dei sei uomini, uno dei turchi veniva trovato in possesso di una cintura per pantaloni rotta proprio perché usata per colpire i suoi avversari marocchini, la quale veniva sottoposta a sequestro. I sei venivano tutti curati, ma mentre i tre turchi rifiutavano il trasporto in ospedale e venivano visitati sul posto da personale del 118 che accertava ferite lacero-contuse al volto e contusioni in varie parti del corpo, i tre marocchini venivano accompagnati al pronto soccorso cittadino dove venivano dimessi con prognosi di 5, 7 e 10 giorni di cure per contusioni varie, trauma cranico e ferite lacero-contuse al capo. Venivano quindi arrestati per rissa aggravata e successivamente posti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni in attesa del rito direttissimo celebrato nella tarda mattinata del 6 aprile e conclusosi con la convalida degli arresti, il rinvio dell’udienza e la sottoposizione di tutti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.