Mano nella mano, Tony e Annalisa vagano per la splendida città d’arte in Emilia Romagna e ci suggeriscono, attraverso cinque tappe, cosa vedere a Ravenna, tra stupore e bellezza.


Di Tony&Annalisa

Dove siamo finiti stavolta? Nella città più grande ed importante della Romagna, quale?
RAVENNA!!
Decidiamo così di intrufolarci, come due esploratori, dentro il centro storico della città per toccare con mano il suo cuore pulsante e pieno di storia.

Ravenna

Prima sosta:

a darci il benvenuto cittadino è la “Basilica di San Vitale”; con la sua Cupola fatta da Mosaici cattura i nostri occhi ritrovandoci spesso a stare con il naso all’insù.

Seconda sosta:

con le scarpe consumate dal tragitto tra vie e viuzze, arriviamo al fulcro, dove tutti i vortici d’aria si concentrano, come i nostri occhi, su “Piazza del Popolo” del nobile Bernardino Da Polenta. Mano nella mano sentiamo che c’è ancora qualcosa che manca a quel puzzle così complesso, ma nello stesso tempo così affascinante per noi.

Ravenna

Terza sosta:

arriviamo all’immancabile “Duomo” con due facce: una di mattoni rosso fuoco e una bianco puro, il tutto in stile Barocco. Tra archi e mosaici di colori esplosivi, giriamo il nostro timone di viaggio verso le due “Grandi Bellezze” finali… e come una sentenza arriva la pioggia, facendoci correre e saltare da una pozzanghera all’altra come due bambini . . .
“Nel mezzo del cammin di nostra vita” giungiamo bagnati, ma esaltati alla quarta sosta.

Quarta Sosta:

“La Tomba di Dante” dove entriamo a passi svelti, ammirando la lapide del “Sommo Poeta”; qui respiriamo da subito una sorta di atmosfera mistica e di riflessione.

Ravenna

Quinta Sosta:

per concludere arriviamo infine all’ultimo atto della nostra tappa a Ravenna:
“La Basilica di San Francesco”. . . “Tic-Toc” il suono della monetina rimbomba dando vita a una delle meraviglie per molti sconosciuta; le luci illuminano i nostri visi che si riflettono sulla “Cripta” immersa nell’acqua tra pesciolini rossi e pilastri incastonati all’interno della Chiesa al di sotto dell’Altare.

Salutiamo Ravenna con una tipica scorpacciata romantica di “Passatelli al ragù” degustati sotto un incessante pioggia.