Venerdì 10 marzo, alle 21.00, presso la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, si terrà la conferenza “Le origini astronomiche della città romana di Libarna”, con Adriano Gaspani (I.N.A.F. – Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Brera – Milano).

 

Quando le città romane venivano fondate era necessario attenersi a tutta una serie di regole geometriche, astronomiche e simboliche le quali avevano lo scopo di trasporre simbolicamente il cielo sulla terra in modo da porre la nuova città sotto gli auspici celesti favorevoli. Dal punto di vista operativo, la necessaria metodologia pratica veniva applicata da alcuni particolari personaggi appartenenti alla classe dei gromatici, abilissimi agrimensori così chiamati dalla Groma, lo strumento che veniva utilizzato per delimitare il perimetro della città e per materializzare sul terreno le direzioni astronomiche necessarie alla sacralizzazione del territorio delimitato. La scienza dei Gromatici si rifaceva ai concetti della “Disciplina” etrusca e le regole astronomiche e simboliche erano quelle del “Templum Etrusco” opportunamente semplificate dal pragmatismo dei Romani. Anche la città di Libarna, che probabilmente sorse presso il villaggio ligure della tribù dei Dectunini nel I secolo a.C., venne fondata e strutturata sulla base di queste regole geometriche, astronomiche e simboliche. I resti archeologici di Libarna sono stati oggetto di indagine archeoastronomica nelle estati del 2003 e del 2004. In quelle occasioni furono eseguiti i rilievi topografici necessari allo studio archeoastronomico della struttura urbanistica dell’abitato e della geometria e dell’orientazione astronomica del teatro e dell’anfiteatro. I risultati dello studio archeoastronomico hanno chiaramente messo in evidenza che la città fu progettata secondo le regole astronomiche che venivano applicate dai gromatici romani quando veniva fondata un nuova città, ma con importanti variazioni che spinsero ad indagare quale fosse stata la matrice culturale del gromatico che operò in quel luogo. In particolare è stato possibile ricostruire sia i criteri simbolici che le regole pratiche che gli agrimensori romani applicarono al fine di orientare astronomicamente la struttura viaria del nuovo abitato e il suo particolare simbolismo

Adriano Gaspani

Nato a Bergamo, il 23 Marzo 1954, vive a contatto delle natura, in un luogo isolato e impervio tra le montagne dell’alta Valle Brembana, nel Bergamasco. Dal 1981, fa parte dello staff dell’Osservatorio Astronomico di Brera (Milano), afferente all’ I.N.A.F. (Istituto Nazionale di Astrofisica – Roma). Membro della S.I.A. (Società Italiana di Archeoastronomia) sin dalla sua fondazione, svolge le sue ricerche nel campo dell’Archeoastronomia con particolare riferimento ai periodi protostorico e medioevale in Europa e relativamente al perfezionamento delle tecniche di rilevamento dei siti archeologici di rilevanza astronomica e dell’analisi dei dati raccolti.