A pochi giorni di distanza dall’arrivo dei primi 14 migranti del Golfo Dianese iniziano ad emergere alcuni particolari non proprio simpatici.

Quello che, a nostro avviso, rappresenta una grave situazione igienico – sanitaria è la location in cui sono state collocate queste persone che arrivano dal Gambia, dalla Guinea e dalla Nigeria.

Stiamo parlando di in appartamento di 100 mq con tre camere da letto , quindi due abitate da 5 persone e la terza da 4, un soggiorno, una cucina e un solo bagno!

Già, incredibile: 14 persone con un bagno solo.

Non siamo stati all’interno dell’abitazione, ma è facile immaginare cosa può succedere: una gran quantità di spazio solo occupata dagli effetti personali, turni per colazione e pasti, bagno sempre occupato e uno spazio vivibile che  tolti letti, arredi, sedie, armadi, e altro si riduce approssimativamente a circa 5 mq per persona. Certo c’è anche il giardino, ma in caso di maltempo queste persone sono costrette a rimanere in casa ammassate l’una vicino all’altra.

Una domanda, a questo puto sorge spontanea: è questa l’accoglienza che diamo ai richiedenti asilo?

Con loro inoltre abita anche un operatore della cooperativa

Abbiamo fatto presente la situazione al sindaco di San Bartolomeo se sia lecita una situazione del genere.

“Purtroppo no – ha replicato Urso – secondo i canoni normativi in un alloggio con quelle caratteristiche può ospitare al massimo 6 persone. Il problema è che la Prefettura in casi come questi può agire in deroga alle normative di legge e fare tutto ci che vuole.”