Ormai è quasi un anno che i Comuni aderenti al Consorzio Servizio Rifiuti (del Novese, Tortonese, Ovadese, Acquese) hanno affidato con contratti di servizio la raccolta differenziata “porta a porta” con il cosiddetto “metodo Contarina”: allora si diceva che il tutto sarebbe andato a regime entro il 2018.

Per questo, nei mesi appena trascorsi avremmo già dovuto vedere l’avvio di questa rivoluzione, che prevede il pagamento non più di una Tassa Rifiuti, calcolata sulla base dei metri quadrati di un’abitazione o di un’attività produttiva o commerciale, ma di una tariffa calcolata in base al rifiuto indifferenziato effettivamente prodotto: più differenzio, meno pago.

E invece, ancora nulla: anzi, abbiamo visto i sindaci di Novi Ligure e limitrofi  “fare melina” sollevando, dopo mesi di silenzio successivi alla firma dei contratti di servizio, dubbi sull’efficacia del “metodo Contarina”, come se ritenessero i propri concittadini incapaci di fare la raccolta differenziata.

Ciò ci stupisce, e parecchio, perché in tema di rifiuti Novi Ligure è stata per tanto tempo all’avanguardia in Piemonte, soprattutto grazie all’opera di Oreste Soro: ricordiamo tutti, infatti, già negli anni ’80, i primi contenitori per la raccolta differenziata.

Se ora invece siamo fanalino di coda nella nostra regione, è qualcun altro, e non gli utenti, a doversi fare un esame di coscienza, perché come noi differenziavamo allora, siamo in grado di farlo anche ora.

Non è che qualcuno sta “gufando” perché, dilazionando i tempi, cerca di trarre vantaggio dal mantenimento dello “status quo”?

Di certo non siamo noi cittadini, perché, dal passaggio alle nuove modalità di raccolta e tariffazione, abbiamo tutto da guadagnare.

Con preghiera di pubblicazione.

Comitato Liberale ALFARE – Associazione Civica AVANTI NOVI