Qualche nostro collega nella fretta di dare la notizia, convinto di fare lo scoop,  ha parlato di bomba carta di dianesi presi dal panico, ingigantendo un episodio che, in fin dei conti è soltanto una ragazzata  fatta da due giovani dianesi, poco più che ventenni, già individuati dai carabinieri e che adesso rischiano come minimo una pesante multa.

Stiamo parlando di quanto accaduto nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 3 marzo quando uno scoppio in corso Roma, a Diano Marina, ha richiamato le attenzioni di alcuni passanti che temendo qualcosa di serio, hanno dato l’allarme chiamando i carabinieri.

L’eco della notizia è arrivato ad alcuni nostri colleghi che sono usciti su internet scatenando tanta – e inutile – apprensione nella gente.

Un atteggiamento che non possiamo condividere: non è questo, per noi, il modo corretto di fare giornalismo. Noi preferiamo “uscire” con la notizia anche qualche tempo dopo, ma pubblicare cose certe e sicure. I lettori di Oggi Cronaca devono sapere che a noi interessa scrivere la verità e non arrivare prima.

Anche noi abbiamo le foto, anche noi potremmo uscire ipotizzando qualsiasi cosa, ma non lo facciamo perché per noi la veridicità della notizia è sacra e prima di scrivere e pubblicare la verifichiamo.

Ma ritorniamo alla cronaca: lo scoppio viene avvertito e sul posto arrivano i carabinieri : è accaduto vicino alla banca d’Alba per cui, come potete vedere dalle foto, i carabinieri controllano minuziosamente la scena e cercano di ricostruire l’accaduto anche sentendo alcuni testimoni che parlano di un auto che transitava nella zona.

Si vedono i filmati delle telecamere e poco prima delle 17 gli autori del gesto vengono individuati: si tratta di due giovani dianesi che per divertirsi in clima di carnevale hanno gettato un petardo passando in auto.

Uno scherzo, altro che bomba carta, attentato, panico o altre fantasie. Diano Marina si conferma una città sicura: nessun pericolo, nessuna bomba.

E sembra pure che il petardo sia stato gettato quando non  passava nessuno: il panico, che secondo alcuni si sarebbe scatenato, è ben altra cosa.

Lo abbiamo già scritto: ci sono giornalisti e giornalisti e non tutti purtroppo – o per fortuna – siamo uguali.

Di seguito un’altra immagine del sopralluogo dei carabinieri.