Due ore di consiglio comunale mercoledì pomeriggio a Diano Marina, di cui un’ora e mezza dedicata al problema dei migranti, in cui sono stati ribaditi i motivi principali del rifiuto degli Amministratori comunali ad ospitarli che riguarda soprattutto la mancanza di certezze sul numero, la provenienza e il periodo in cui rimarrebbero a Diano.

La maggiorana ha approvato una lunga mozione in cui si ribadiscono le idee del Comune con suggerimenti al Governo, richieste al prefetto e incarico al sindaco Giacomo Chiappori di compiere particolari azioni  a tutela e salvaguardia del territorio.

In particolare il Consiglio comunale ha chiesto al sindaco, come responsabile della salute pubblica,  di impegnarsi, con il Consiglio Comunale ad assumere iniziative perché non si ricorra per alcun motivo alla requisizione degli immobili privati sfitti o non abitati e a a verificare, unitamente alle autorità preposte ( Asl e Questura) le condizioni igienico sanitarie, di sicurezza, di agibilità delle strutture private eventualmente adibite all’accoglienza.

E’ stato chiesto al sindaco  di avviare una specie di azione di risarcimento nel caso di accordi tra Prefettura e privati privati per la collocazione dei migranti, incaricando uno studio legale di primaria importanza, senza alcun esborso per le casse comunali, per promuovere causa (class action) di risarcimento dei danni arrecati al turismo ed alla collettività, anche per la violazione del principio di libera concorrenza.

Il Comune ha riconfermato la non adesione  di Diano Marina allo S.P.R.A.R. (sistema di protezione per richiedenti asilo ai rifugiati) alla luce della acclarata e ormai certificata mancanza di dati certi sul numero di arrivi, dato che a distanza di poche settimane la previsione degli stranieri da collocare sul territorio della Liguria si è raddoppiata.