Quando il 20 settembre scorso abbiamo aperto la redazione di Imperia, ci siamo ripromessi di realizzare un giornale che dia spazio soprattutto all’informazione e non alle polemiche, cercando di passare oltre a certe situazioni, sia per l’edizione ligure, sia per quella piemontese.

Oggi, però, nostro malgrado, siamo quasi costretti a scrivere questo articolo di cui avremmo fatto volentieri a meno. Restare in silenzio, però, ci avrebbe fatto sentire degli ipocriti, in quanto noi, le cose, amiamo dirle in faccia e apertamente.

A cosa ci riferiamo? All’articolo che abbiamo pubblicato domenica 29 gennaio illustrando una realtà evidente  e cioé che dei richiedenti asilo ospitati nelle strutture locali, solo il 20% (1 su 5) è disposto ad effettuare i lavori socialmente utili, gli altri preferiscono non fare nulla (trovate l’articolo QUI) e non è possibile obbligarli a lavorare per “ricambiare” l’ospitalità che diamo loro gratis che comprende vitto, alloggio, indumenti e 2 euro e mezzo al giorno per i loro “vizi”.

Non ci siamo stupiti più di tanto del fatto che nessuna, tra la decina di cooperative che gestiscono profughi e migranti sul territorio tortonese, non abbia ritenuto di rispondere al nostro articolo illustrando la sua posizione, perché in fondo quello che abbiamo scritto era la verità.

Ci ha molto sorpreso, invece, apprendere che uno dei soggetti che gestisce i cosiddetti richiedenti asilo, abbia deciso di scrivere una lettera ad un giornale cartaceo, riferendosi proprio al problema da noi sollevato, facendo riferimento a “notizie riportate da alcuni organi di stampa locale.”

Non sappiamo se i firmatari della lettera si riferissero al nostro articolo, ma il fatto che nella missiva si faccia riferimento ai commenti sui social, indirizza chiaramente verso certi settori: sulla pagina Facebook del giornale, infatti, di commenti su questa vicenda ce ne sono stati a iosa.

Stupisce poi leggere la disponibilità di mettersi a disposizione per un confronto pubblico con i cittadini e organi di stampa.

Chissà, probabilmente solo con quelli di parte e amici, visto che la nostra email è pubblica e nessuna, della decina di cooperative che gestiscono i profughi a Tortona, ha mai pensato di scriverci, di illustrare i suoi progetti, di spiegare cosa fanno i profughi, di dirci in faccia che sbagliamo e che non c’è niente di vero in  quello che scriviamo, salvo poi dirlo ad altri, forse a giornali diversi dal nostro, certi che il direttore di quel giornale a cui scrivono, pubblicherà la lettera senza fare commenti, come invece avremmo fatto sicuramente noi.

Per cortesia, non scherziamo: la trasparenza è una cosa seria, e noi lo dimostriamo quotidianamente pubblicando i prezzi della pubblicità, i dati di diffusione del giornale e tanto altro.

Siamo l’unico giornale a farlo: nessun’altro organo di informazione locale scrive queste cose, ma noi non abbiamo paura a “mettere in piazza” tutto questo perché crediamo nella trasparenza e l’onestà, che stanno in cima alla nostra scala dei valori.

Purtroppo per molti non è così.

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca