Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.


Siamo al dunque.
Il Prefetto convoca i Sindaci per quale ragione?
Puo’ decidere in assoluta autonomia, con i poteri conferitigli dalla carica, di mandare i profughi sia nel numero che per le destinazioni ma…………..
Ma cerchera’ in ogni caso di ottenere il consenso, obtorto collo, dei Sindaci interessati facendo leva sulla sua posizione di forza o andra’ allo scontro diretto?  Obblighera’ oppure ………………
Io ritengo che ora come ora sia tutta da decifrare la situazione ma, ripeto quanto scritto qualche giorno fa, la lettera del nostro Sindaco in tempi non sospetti, almeno per queste ultime assegnazioni, ha creato il caso che non sara’ facile da gestire per la Prefettura.
Dividi et impera, sembra questa la mossa del Prefetto. Non tanto per richiamare all’ordine i Sindaci, in quanto mi risulta essere il solo nostro Sindaco   ufficialmente contrario all’arrivo dei profughi in massa, mentre gli altri, pare lo siano solo a parole e quindi non “pesano”,  in quanto il ruolo di Prefetto di fatto lo sottintende chiaramente quanto creare divisioni ed ottenere il “consenso forzato”. Evidente pressione psicologica sul nostro Sindaco anche attraverso quei Sindaci che, per nulla o quasi interessati, potrebbero “remare contro”.
Riuscira Il dr. Bardone a perseverare ed a ottenere un risultato favorevole per Tortona?
Non sara’ per niente semplice, ma l’aver agito in prima persona e da solo lo pone come interlocutore principale, e’ un fatto non riconosciuto ufficialmente ma palese a chiunque  anche se la convocazione di altri Sindaci vorrebbe far apparire il contrario, ma al momento in posizione di forza c’e’ Tortona ed e’ il Prefetto a dover scegliere se rivedere i numeri o andare allo scontro frontale con Tortona ed il suo territorio mettendo sul tavolo i  famosi “poteri conferitigli”. 
 
Ecco che una manifestazione ora di tanti cittadini, a supporto del nostro Sindaco, ripeto l’unico ad esporsi in prima persona, sarebbe urgente ed utile per dargli quel sostegno necessario in un confronto apparentemente impari; solo apparentemente perche’ in sintesi il Prefetto dovra’ alla fine obbligare il Sindaco ad accettare le Sue decisioni, e lo puo’ fare in forza di legge, o rivedere le sue decisioni.  Questo e’ il momento di farsi sentire, immediatamente e non dopo la riunione convocata dal Prefetto; le carte vanno giocate nel giusto momento ricordandoci che “ospedale docet” e la strategia e’ sempre e spesso determinante. Allora, i Cittadini cosa decidono?  
E la stampa locale?  Questo e’ il momento di farsi sentire prima che si giochi la partita  e non a cose fatte con il solito “senno di poi”.
E come ai tempi dell’ospedale, maggio 2013 la data cardine, l’opposizione e’ “alla finestra” ieri come oggi?  
 
“Obbligare” e’ in ogni caso cio’ che il Ministero da Roma vorra’ evitare o con il dividi et impera, del tutto evidente, o con concessioni marginali tendenti in ogni caso ad ottenere il famoso assenso “obtorto collo”.
Cordiali saluti.
Lettera Firmata