La notte tra il 17 e il 18 febbraio 2017 i Carabinieri di Novi Ligure e di Gavi hanno proceduto al deferimento in stato di libertà di tre  italiani dell’età di 54, 49 e 19 anni residenti nel pisano e nel genovese, sorpresi a cacciare illegalmente di notte, a stagione già chiusa, sulle colline di Gavi.

I militari dell’Aliquota Radiomobile di Novi Ligure si sono messi alla ricerca dei soggetti su segnalazione degli abitanti della zona che avevano udito dei colpi di arma da fuoco nelle campagne circostanti le loro abitazioni. Insospettiti da un’autovettura con a bordo tre soggetti, hanno rinvenuto a bordo del mezzo un fucile da caccia con apposto un silenziatore costruito artigianalmente e con cannocchiale di precisione, diversi quantitativi di munizioni, coltelli con tracce di sangue, verosimilmente di selvaggina e un fucile da sub.

L’attività dei militari è proseguita presso l’abitazione di domicilio sita nel Comune di Gavi di uno dei tre soggetti, titolare di porto d’armi ed il cui fucile alterato era stato da lui regolarmente denunciato presso la Questura di Genova. All’interno dell’abitazione i militari hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare rinvenendo gli animali selvatici probabilmente cacciati nella notte ed un altro fucile che, seppur regolarmente denunciato, doveva essere custodito presso la residenza dell’uomo a Genova.

Quanto sopra è stato sottoposto a sequestro penale ed i soggetti sono stati denunciati per bracconaggio, porto abusivo di armi e di munizioni, per l’alterazione delle armi e per il porto di oggetti atti ad offendere. I tre soggetti inoltre rischiano il ritiro definitivo delle armi, quindi decadendo dal diritto di mantenere e conseguire, anche in futuro, il porto di fucile per uso da caccia.

Quanto accaduto sabato assume particolare significato nell’ottica del contrasto alla caccia illegale,   fenomeno talvolta scarsamente percepito nel suo complesso, ma che costituisce un grave reato, dalle conseguenze dannose sia per i rischi che ne derivano per chi la pratica, che perché pericolosissima per l’equilibrio dell’ecosistema.

Per questo motivo l’operazione condotta dai Carabinieri grazie alla segnalazione degli abitanti delle colline del gaviese, oltre a costituire un monito contro future e simili condotte aventi ad oggetto la caccia illegale, costituisce dimostrazione che la problematica è per fortuna particolarmente sentita anche dalla popolazione comune e che può essere contrastata anche grazie al senso civico, come   dimostrato in questa occasione.