Per ottenere un finanziamento a fondo perduto di 250 mila euro dallo Stato avevano fatto finta di organizzare un corso di formazione per 147 dipendenti, presentando non solo documenti falsi ma addirittura il registro delle presenze ai corsi dei lavoratori, con tanto di nome e cognome, ma sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Tortona e denunciati alla procura della Repubblica di Alessandria per truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso” e “falso ideologico”.

A finire nei guai cinque tortonesi, responsabili di una cooperativa con sede a Rivalta Scrivia, nei confronti dei quali i finanzieri tortonesi, come risarcimento per il maltolto, hanno provveduto a sequestrare ad ogni singolo individuo, beni di proprietà, fra cui un appartamento, 3 autovetture, conti correnti, titoli, gestioni collettive di risparmio ed una polizza vita, tutti intestati ai cinque tortonesi per un valore complessivo di 257 mila euro,  importo pari all’equivalente della somma erogata dallo Stato per organizzare il corso fantasma e quindi illecitamente percepita dai gestori della cooperativa.

L’indagine nasce nei giorni scorsi, quando i militari della Guardia di Finanza di Tortona hanno ultimato una complessa attività di polizia giudiziaria d’iniziativa nel settore del contrasto alle frodi nei finanziamenti pubblici.
Le operazioni hanno tratto origine dall’esecuzione di una verifica fiscale, nei confronti di una ditta individuale operante nel settore dell’organizzazione di corsi di formazione, durante la quale, oltre all’individuazione di violazioni di carattere fiscale, veniva riscontrata la contabilizzazione di costi riferibili, genericamente, allo svolgimento di taluni dei corsi organizzati.
Questo particolare insospettiva immediatamente i Finanzieri, i quali focalizzavano l’attenzione su uno specifico corso di formazione, finanziato per oltre 250.000 euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, asseritamente svolto nel periodo ottobre 2012 – febbraio 2013 presso una società cooperativa con sede a Rivalta Scrivia ed avente quale obiettivo finale la formazione di 147 operai della cooperativa stessa.
Tale corso avrebbe permesso alle maestranze di acquisire competenze tecniche e professionali per innalzare gli standard di sicurezza nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio e della movimentazione merci.
Nel corso delle operazioni di servizio, gli stessi operai, ascoltati singolarmente, hanno dichiarato di non aver mai partecipato ad alcun percorso formativo; inoltre, grazie ad approfonditi controlli documentali e contabili, i Finanzieri hanno scoperto che i responsabili della cooperativa, per poter ottenere il finanziamento pubblico, avevano esibito – agli organi competenti alla concessione – registri delle presenze ai corsi riportanti dati falsificati e non veritieri, nonché fatture attestanti l’acquisto di beni e servizi mai effettivamente ricevuti.
A conclusione delle indagini sono stati denunciati i cinque tortonesi ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso” e “falso ideologico”.