Circa 200 migranti di recente sono “sbarcati” in provincia di Imperia: è ora di dire “basta”.

La “requisitoria arriva da Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria dopo la momentanea recente chiusura dell’ A/10 per la presenza di migranti che cercavano di attraversare il confine.

“Gli immigrati spesso raggiungono Ventimiglia dai vari centri di accoglienza della nostra provincia e, creando pericolo per sé stessi e per gli altri, tentano di valicare il confine percorrendo a piedi l’A10. La situazione di emergenza crea problemi anche al tessuto economico e turistico del territorio. Occorre bloccare i nuovi arrivi nell’imperiese e distribuire gli stranieri in altre regioni italiane”.

“Possibili pedoni prudenza”. L’avvertimento pubblicato sui pannelli informativi che sovrastano le corsie dell’autostrada A10, al confine con la Francia, ormai compare tutti i giorni. Molti turisti francesi e pendolari italiani che lavorano in Costa Azzurra soffrono dei continui disagi per le chiusure a singhiozzo del tratto autostradale. I residenti di Ventimiglia, città già martoriata per il caos immigrati, sono costretti a fare i conti anche con questa ulteriore ed inaccettabile situazione.

“L’ultima chiusura temporanea dell’A10 per la presenza di migranti lungo le carreggiate – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Piana – è avvenuta il pomeriggio di Capodanno. Ormai, anche l’autostrada è diventata un continuo viavai di stranieri, che vogliono raggiungere illegalmente la Francia. Non accade solo di notte, ma anche di giorno. Sono decine, se non centinaia, gli immigrati che arrivano dai vari centri di accoglienza della nostra provincia e, creando pericolo per sé stessi e per gli altri, tentano di valicare il confine percorrendo a piedi l’A10. L’area di confine, infatti, è facilmente raggiungibile da ogni centro di accoglienza dell’imperiese in meno di un’ora.

Questa situazione di emergenza, che si aggiunge al caos immigrati che perdura da troppo tempo a Ventimiglia, crea problemi anche al tessuto economico e turistico del territorio. Infatti, molti francesi  adesso rinunciano a venire in Italia per fare acquisti, per esempio al tradizionale Mercato del fine settimana. Un conto è il breve disagio per il blocco una tantum delle autostrade in occasioni di manifestazioni e proteste, come avvenuto in passato per le quote latte. Un altro è avere costante paura di percorrere l’A10 per la possibile presenza di pedoni. Pertanto, oggi più che mai, occorre bloccare i nuovi arrivi di migranti nell’imperiese e distribuire gli stranieri in altre regioni italiane.

Negli ultimi tre mesi, la Prefettura di Genova ha inviato in provincia di Imperia circa 200 nuovi immigrati provenienti dal Sud Italia. Senza contare altre decine arrivati clandestinamente e le centinaia che c’erano già. E’ ora di finirla”.