A Modena si è tenuto un incontro sulla migrazione con lo scopo di mettere a confronto varie esperienze, territoriali e settoriali, analizzandole dal punto di vista giuridico, giornalistico, culturale e umano. Tre giorni di convegni, dibattiti, laboratori, spettacoli e mostre per entrare nel vivo del tema, approfondirlo grazie alla partecipazione di relatori internazionali e dare voce ai protagonisti e alle loro storie. Tutte le analisi e le stime confermano che il flusso dei migranti e profughi che raggiungono l’Europa non si fermerà: il loro arrivo non può essere fermato da muri o da filo spinato, ma solo risolvendo le cause che hanno prodotto la fuga dai loro paesi di provenienza. Senza questi interventi all’origine, il numero dei rifugiati non potrà che aumentare nei prossimi anni.

Presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si è tenuto un dibattito che ha visto tutti i relatori orientati verso una sola possibile strategia per affrontare in maniera ottimale la situazione: una presa in carico del fenomeno migratorio a livello statale. Perché se è vero che la competenza migratoria giuridicamente è dello Stato, sinora le istituzioni che accusano maggiormente il peso della gestione sono gli enti locali ed in particolare i Comuni, che si trovano a mediare tra la paura di chi fugge e quella di chi accoglie senza strumenti opportuni e congrui, e a subire costi economici non sostenibili.

Tra gli interventi di Giuliana Urbelli, assessora alla coesione sociale, sanità, welfare, integrazione e cittadinanza del Comune di Modena, Cecile Kyenge, eurodeputata e già ministra per l’integrazione, Alessandra Morelli, senior advisor UNHCR, Giancarlo Perego, direttore generale Fondazione Migrantes e Maria Elisabetta Vandelli, giurista per i diritti dell’immigrazione, partecipante al Progetto Lampedusa della Scuola superiore dell’Avvocatura, particolarmente ascoltato è stato quello dell’Assessore Vera Nesci del Comune di Ventimiglia, che ha raccontato la situazione di Ventimiglia, da due anni in prima linea nella gestione del fenomeno migratorio.