Raccoglie un’eredità difficile quella lasciata da Nicola Basile il quale ha guidato la città dal 1947 al 1954 ritenuto tutt’ora sindaco d’eccellenza ricordato con affetto da tutti gli alessandrini soprattutto i meno giovani

 

Nasce a Milano nel 1925, arriva in Alessandria a soli tre anni in quanto il padre è trasferito in terra piemontese a svolgere l’attività di ferroviere.

La vita politica lo attrae; al trentesimo anno d’età, s’iscrive al Partito Socialista Italiano, in quanto è molto vicino alle idee di Pietro Nenni.

Nell’autunno del 1943, è a combattere fra le file partigiane sulle nostre montagne, ove lega amicizia con Ennio Massobrio, al quale successivamente dedicherà uno dei viali più suggestivi della città.

Lassù ha avuto modo di distinguersi per il coraggio, ha organizzato missioni importanti, non sempre facili da portare a termine, coerente fino in fondo agli ideali di libertà, giustizia resistendo fino alla cessata lotta per la  Liberazione.

È un giovane volenteroso così, quando la pace finalmente ritorna, consegue la laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università degli Studi di Torino, in tale veste ottiene la cattedra d’insegnamento nelle scuole superiori, mantenendo una certa autorità nell’ambito della società alessandrina.

Le elezioni del 1964 confermano la maggioranza in Consiglio Comunale del centro – sinistra, tale maggioranza lo elegge sindaco della nostra Alessandria.

Amaele non lascia la vita politica; dopo quest’esperienza, nelle consultazioni del 1968, è alla Camera dei Deputati sino al 1972, con l’incarico di reggere la vicepresidenza nella Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla RAI.

La mancata riconferma a Palazzo Madama è stato motivo d’un avvicinamento al PRI ove rimane per un paio d’anni tuttavia, con il sopraggiungere del 1979, rientra nelle file socialiste finché, con il sopraggiungere del 1985, è rieletto in Consiglio Comunale della nostra città.

                                                                               Franco Montaldo