I Carabinieri della Stazione di Alessandria Principale hanno deferito in stato di libertà un operaio novese di 41 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile dei reati di minaccia aggravata e porto abusivo di arma bianca.

L’uomo, intorno alle 22.00 di ieri, avvicinatosi ad un’auto parcheggiata nel piazzale antistante il cimitero di Spinetta Marengo, aveva estratto una grossa roncola con la quale aveva minacciato gli occupanti dell’auto, un uomo di nazionalità albanese e la di lui moglie di nazionalità romena, entrambi gravati da pregiudizi di polizia.

Il 41enne, accortosi che i coniugi, spaventati, stavano telefonicamente richiedendo l’intervento delle Forze dell’Ordine, risaliva sulla propria auto e si dava alla fuga verso Alessandria, ma veniva intercettato e bloccato, nei pressi della rotonda di via Don Giovine, da una pattuglia dei Carabinieri che, allertata dalle vittime, si era messa immediatamente sulle sue tracce.

Immediatamente sottoposto a perquisizione personale, estesa poi al veicolo, l’operaio veniva trovato in possesso di una roncola avente la lama lunga ben 66 centimetri, nascosta dietro al sedile e pronta all’uso, della quale non era in grado di giustificare il possesso, che veniva posta sotto sequestro.

Da una prima ricostruzione dei fatti, alla base del gesto vi sarebbe la gelosia del 41enne, che dopo essere stato “cliente” della donna rumena, dedita alla prostituzione con il benestare del coniuge, se ne sarebbe invaghito al punto da arrivare a minacciare l’uomo per cercare di costringere la donna ad andare con lui.

L’operaio, accompagnato in caserma per le formalità di rito, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per porto abusivo di arma da taglio e minacce aggravate.