Anche i tedeschi cercano di truffare e raccontano panzane e lo fanno per incassare l’assicurazione: come alcuni italiani.

Lo ha fatto un uomo di 45 anni, residente in Germanbia che si trovava in visita ad Imperia ed è stato denunciato in stato di liberta’ dalla Plizia di stato poiche’ resposnabile dei reati di simulazione di reato e tentata truffa.

Luomo, presentatosi lo scorso 29 settembre presso l’ufficio denunce della Questura di Imperia per formalizzare una denuncia di furto della sua moto, ha raccontato, all’ufficiale in servizio che, alle ore 14 dello stesso giorno nei pressi del parcheggio del molo lungo di Porto Murizio, si accorgeva del furto della sua motocicletta, parcheggiata in zona due ore prima, cioè a mezzogiorno.

Il racconto del turista, farraginoso, contraddittorio e alquanto singolare, non convinceva il sovrintendente in servizio che, ricevuta la denuncia, dopo aver effettuato alcuni accertamenti, provvedeva alla immediata acquisizione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza cittadino.

Dalle registrazioni acquisite si appurava che, nell’intervallo di tempo indicato in denuncia, e nel luogo della consumazione del presunto furto, non vi era traccia di alcuna sosta o di alcun transito della moto denunciata; non solo: per le modalita’ in cui si sarebbe consumato il reato, in considerazione della fascia oraria – particolarmente insolita – e del luogo frequentato da numerosi residenti e turisti, sarebbe stato estremamente agevole individuare, dalle immagini a disposizione, una o più persone intente ad asportare la moto di grossa cilindrata, assicurata, secondo quanto riferito dal denunciante, da un bloccadisco.

Ulteriori accertamenti consentivano, infine, di appurare che la moto che il tedesco asseriva che gli era stata rubata era stata successivamente ritrovata nelle campagne el Comune di Andora, opportunamente nascosta tra rami e cespugli e priva di targa .

L’uomo dovra’ rispondere anche di tentata truffa in danno della sua compagnia di assicurazioni.