Il Comune di Tortona e quello di Pontecurone sono contrari, ma la Regione non ha ancora deciso se impedire che i rifiuti del Terzo Valico contenenti amianto vengano stoccati alle porte della città.

Questo in sintesi quanto emerso da una riunione che si è tenuta l’ altro giorno in Regione a Torino.

Si tratta della prima riunione della Conferenza dei Servizi finalizzata all’esame del documento presentato lo scorso agosto da COCIV relativo all’aggiornamento del Piano di Reperimento del materiale litoide nell’ambito dell’opera denominata “Terzo Valico dei Giovi”, che facendosi forte dell’avallo dell’Amministrazione Marguati del 2006 ha mantenuto la cava Montemerla tra i siti di deposito del materiale.

Dopo la spiegazione del documento, l’illustrazione dei siti individuati e del Piano del Traffico presentato dal Consorzio COCIV, la parola è passata ai rappresentanti degli Enti presenti che hanno potuto formulare osservazioni e manifestare le proprie posizioni al riguardo.

L’Amministrazione Comunale di Tortona, rappresentata dal Sindaco Gianluca Bardone, ha evidenziato che l’elaborato presentato prevederebbe, nonostante i pareri di contrarietà già espressi dall’Amministrazione Comunale, il conferimento di un’importante quantità di materiale (mc 1.700.000) nella Cascina Montemerla.

Il Sindaco ha evidenziato ancora una volta che tale area sorge di fatto a ridosso del centro abitato, nelle vicinanze del più importante centro commerciale di Tortona, che a sua volta insiste in uno dei quartieri residenziali più popolosi dell’intera città.
Inoltre, si ricorderà che a seguito dell’alluvione che ha colpito la Città e le zone limitrofe nell’Ottobre 2014, l’area in questione si è allagata a causa dell’esondazione del torrente Grue.

Proprio in tale circostanza l’Amministrazione Comunale, in un’ottica cautelativa di tutela e salvaguardia del proprio territorio, aveva approvato e a suo tempo trasmesso alla Regione Piemonte, per le considerazioni del caso, una mozione approvata dal Consiglio Comunale tesa ad escludere il sito “Montermerla” dalle aree destinate ad ospitare il materiale proveniente dagli scavi del Terzo Valico e a valutare che il suddetto sito fosse destinato esclusivamente ad area di riempimento in caso di esondazione.
L’elevata pericolosità della zona è stata confermata in un recente studio geologico commissionato dal Comune di Tortona per la verifica di compatibilità idraulica ed idrogeologica al PAI.
Inoltre sono state ribadite le ragioni che hanno determinato l’intervento ad opponendum nell’interesse del Comune di Tortona, nell’ambito del ricorso presentato al TAR del Lazio da COCIV contro il Ministero dell’Ambiente, che aveva imposto precise prescrizioni a salvaguardia dei rischi di contaminazione ambientale da amianto.
“L’Amministrazione Comunale di Tortona, coerentemente con la mozione approvata in Consiglio Comunale, sarà irremovibile per quanto riguarda lo stralcio di questo sito dal Piano di reperimento dei materiali litoidi provenienti dagli scavi del Terzo Valico dei Giovi” – dichiara il Sindaco Gianluca Bardone. Ribadisco il mio no all’uso della cava Montemerla come deposito del materiale di scavo del Terzo Valico, certo che nessuna relazione idrogeologica potrà convincere me e i miei cittadini sull’idoneità del sito, che ricordo, per ben due volte nel 2014 è stato invaso dalle acque del torrente Grue”.
Anche il Comune di Pontecurone si è espresso contrariamente all’inserimento della cava Montemerla nel Piano di reperimento dei materiali litoidi in quanto preoccupato dei rischi che potrebbero derivare sia in fase di riempimento della cava, che dopo lo stoccaggio, anche in considerazione del pericolo rappresentato da eventuali esondazione .
La Regione Piemonte ha chiesto a tutti gli Enti intervenuti di far pervenire le osservazioni entro dieci giorni, al fine di procedere con l’iter procedimentale e consentire a COCIV di replicare nei termini previsti dalla normativa vigente.