In autunno si darà il via agli interventi di ripristino delle sponde del torrente  Scrivia danneggiate dopo l’alluvione del 2014, un progetto del valore complessivo di 4 milioni 300 mila euro che prevede la protezione della strada di accesso alla discarica, la sistemazione delle sponde vicine all’acquedotto e altri lavori sull’argine sinistro del torrente in località cascina Castellotto a difesa dell’area e delle infrastrutture autostradali.

«Attualmente il progetto è in fase di verifica ambientale – spiegano al settore Lavori pubblici del Comune – con le procedure che sono state concordate con i dirigenti e i funzionari regionali nell’incontro del 28 luglio. I primi giorni di settembre si terrà una nuova riunione in Regione per definire dettagli della procedura e del progetto. Stante l’attuale situazione, si ritiene che l’esame degli aspetti ambientali possa essere concluso entro il mese di ottobre. Immediatamente dopo, una volta ottenuta l’autorizzazione regionale definitiva, si procederà con l’appalto dei lavori». E quindi tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Il Comune avrà la possibilità, sfruttando l’ordinanza della protezione civile adottata dopo l’alluvione, di utilizzare la ghiaia prelevata dal greto del torrente per pagare gli oneri dei lavori.


«La procedura attivata è particolarmente complessa e articolata – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Fara – ma le risorse che si renderanno disponibili sono indispensabili per mettere in sicurezza tratti strategici dello Scrivia come l’acquedotto e la discarica. Speriamo che in futuro operazioni come questa siano, magari con una legge specifica, burocraticamente semplificate». Utilizzando questa procedura il Comune riuscirà a mettere in sicurezza le difese spondali dello Scrivia, prelevare le quantità di ghiaia in eccesso dal torrente, evitando pericolose deviazioni che il corso d’acqua potrebbe subire per effetto degli accumuli e realizzare lavori per oltre 4 milioni di euro.