L’Assemblea Generale annuale di Confindustria Alessandria, riunitasi in forma privata il 5 luglio ad Alessandria presso la sede dell’Associazione, presieduta da Luigi Buzzi, ha approvato il bilancio con parere favorevole dei Revisori del Conti, ha preso atto del mancato proseguimento dell’accordo di aggregazione con Confindustria Cuneo, ed ha approvato, ai sensi della riforma Pesenti di Confindustria, il nuovo percorso aggregativo con l’Associazione Industriali di Novara e Confindustria Vercelli Valsesia.

Il nuovo percorso aggregativo, già approvato dall’Associazione Industriali di Novara nel corso dell’Assemblea privata dell’Associazione, e che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea privata di Confindustria Vercelli Valsesia che si svolgerà il prossimo 14 luglio, potrà portare alla costituzione di “Confindustria Territoriale Piemonte Orientale”, associazione che rappresenterà complessivamente quasi 1.200 imprese con circa 64.500 dipendenti, e che sarà la seconda organizzazione imprenditoriale per importanza del Piemonte, dopo l’Unione Industriale di Torino.

 

“Con questa aggregazione – commenta Luigi Buzzi, Presidente di Confindustria Alessandria – portiamo un messaggio concreto e positivo di rinnovamento, dimostrando che i “campanilismi” possono essere superati, per raggiungere una massa critica rilevante e necessaria a far fronte a sfide sempre più complesse.

Le caratteristiche di eccellenza del nostro tessuto manifatturiero, la spiccata vocazione all’export e all’innovazione delle nostre imprese, potranno ancor più rafforzarsi ponendo a fattor comune le peculiarità proprie dei territori di Novara e Vercelli Valsesia, in un’ottica di crescita che ci impone la competizione globale”.

 

“L’obiettivo di questa intesa – aggiunge Riccardo Benso, Vice Presidente di Confindustria Alessandria – è di condividere una rappresentanza più efficace sul territorio attraverso un percorso di razionalizzazione organizzativa che permetta la costituzione di un nuovo ed unitario soggetto associativo, con la finalità di migliorare il livello di qualità e di efficienza dei servizi erogati e di razionalizzare i costi relativi alla struttura associativa”.