I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per tentata truffa un cittadino italiano di 42 anni, pluripregiudicato anche per fatti analoghi commessi in provincia i mesi scorsi. L’uomo, originario del siracusano, è stato individuato quale l’autore del tentativo della nota “truffa dello specchietto” commessa in danno di un automobilista del posto. La tecnica è semplice perché il malvivente individua il “bersaglio”, solitamente un automobilista in fase di incrocio o di sorpasso, finge un danno allo specchietto retrovisore della sua auto e chiede il risarcimento di un presunto danno subito. Infatti, il malvivente mostra all’altro conducente lo specchietto rotto della propria autovettura e sostiene che si è danneggiato nel presunto impatto. Un fatto analogo è capitato a Valenza i giorni scorsi, precisamente il 2 giugno, quando a un 66enne è stato chiesto di risarcire un danno, in realtà da lui mai provocato, pari a 320 euro perché il truffatore lo accusava di avergli rotto lo specchietto. Il truffatore gli mostrava uno specchietto penzolante, ma quando il 66enne diceva di volere chiamare i vigili urbani per rilevare l’incidente l’altro uomo chiedeva una cifra molto più bassa per risolvere la questione immediatamente.
Il 66enne diceva di dover andare a casa a prendere dei soldi e si davano un appuntamento per rivedersi più tardi, ma mentre andava a casa si accorgeva che era seguito dal truffatore. Insospettitosi del comportamento di tale persona, arrivava fino a casa sua, dove c’era anche la moglie, e insieme alla consorte dicevano al truffatore di voler scambiare i dati per le assicurazioni e di non voler più pagare alcuna somma di denaro, cosa che mandava su tutte le furie il truffatore che copriva la sua targa con un pezzo di plastica e si dava alla fuga. Partendo dalle denuncia e visto che in passato erano accaduti fatti simili e il truffatore descritto dalle due vittime corrispondeva a un uomo già in precedenza identificato, veniva preparato un fascicolo fotografico da mostrare alla vittima la quale, nel corso di una individuazione fotografica, riconosceva proprio il 42enne che veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentata truffa.