La mostra, inaugurata sabato 5 aprile presso la sala d’arte Esperide di via Abba Cornaglia angolo via Parnisetti, resterà aperta fino al 11 maggio con orario dalle 16 alle 19 nei giorni da giovedì a domenica.

 

L’esposizione è concentrata sull’opera di Mimmo Rotella, un artista scomparso a Milano, nell’anno 2006.

Mimmo, dopo un periodo, per così dire, di adattamento alla forma, come si osserva nei suoi lavori proposti nell’arco degli anni ’70, ha trovato la massima rivelazione figurativa nel decollage, andando alla ricerca di quei manifesti pubblicitari capaci di aver lasciato un segno, in particolare nella sfera del mondo cinematografico.

Cosa avrà voluto realizzare? È una delle tante domande spontanee, con la curiosità di interessare il visitatore.

Egli, ad avviso di chi scrive, ha voluto aggiungere arte all’arte, ossia trasformare, in una formula consona al linguaggio artistico di oggi, le parti migliori di quei tabelloni, con un suo gusto, del tutto personale; non a caso questi riporti su tela sono datati negli anni più recenti.

Questo modo di interpretazione imprime una lettura nuova, molto vicino al pensiero di oggi, senza andare ad intaccare quelle delicate meraviglie lasciate dai loro autori, seppure considerate opere di arte minore …che poi tanto minori non sono…

È questo un modo nuovo di dar vita ad un’espressività all’apparenza sopita dal sorgere di tecniche grafiche sorprendenti, eppure quest’esposizione va oltre, per sottolineare la validità estetica, riscontrata nelle delicatezze dei colori, nelle forme morbide, quasi a fermare il tempo.

L’opera di Mimmo non si ferma così, anzi coglie nell’essenzialità di quello atteggiamento tipico del consumismo, ponendola su un piano attuale, anche attraverso oggetti di uso comune, come un semplice tavolo.

 

                                                                                              Franco Montaldo