Per recuperare luoghi culturali dimenticati il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro: fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.itun luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività.

È sufficiente scrivere qual è il luogo, in che provincia e regione si trova e perché lo segnalate: il limite previsto per eventuali allegati è di 3MB.

Per i riferimenti: http://www.governo.it/approfondimento/bellezzagovernoit/4793

Il Comune di Gavazzana suggerisce il seguente sito; vi chiediamo di aiutarci a salvaguardare e a restaurare la nostra chiesa inviando entro il 31 maggio 2016 una e-mail a: bellezza@governo.it, scrivendo la seguente frase e allegando foto:

Chiesa di San Martino con il Belvedere

Belvedere S. Martino – Gavazzana – Alessandria – Piemonte

La chiesa parrocchiale di Gavazzana dedicata a San Martino è sita in cima al paese di Gavazzana, arroccata sulla sommità del colle a 334 mt. di altitudine, in straordinaria posizione panoramica.

Attorno alla chiesa si sviluppa il Belvedere con i giardini, dal quale si può godere una piacevole vista che si estende dalle colline preapenniniche alla pianura compresa tra il Novese e il Tortonese, fino alle Alpi sullo sfondo.

L’erezione della chiesa ebbe inizio il 14 agosto 1867 e i lavori si protrassero per oltre tre anni; spianata l’area, si utilizzarono gli avanzi dell’antico castello, oltre a pietre e sabbia del torrente Scrivia.

La costruzione, sobria ma fortemente impostata, armonizza col paesaggio che l’attornia, diventando il monumento più rappresentativo di queste colline.

L’edificio, su pianta centrale, ripete temi romanico-lombardi, segnatamente nella parte absidale, nella facciata a capanna con archetti pensili e peducci, nel portale e nel campanile.

L’interno ha spazi raccolti e ben ripartiti da pilastri sottoposti ad archi a tutto sesto; la navata s’apre verticalmente nel vano luminoso del tiburio. Le decorazioni –  eseguite dal pittore Domenico Fossati nel 1941  – hanno i loro momenti topici nel finto mosaico absidale del Buon Pastore e nei due affreschi del presbiterio in cui sono rappresentati il Miracolo di Torino e la Cena in Emmaus.

Oggi, la chiesa necessita di alcuni interventi di restauro e risanamento conservativo, conseguenti al degrado determinato dall’umidità del sottosuolo e dall’acqua piovana, che consistono nella messa in opera di un sistema di raccolta e allontanamento delle acque ed al successivo risanamento delle strutture interessate dai fenomeni degenarativi e fessurativi. Un secondo intervento riguarda la torre campanaria e consiste nella costruzione di una scala che, avvolgendosi in una chiocciola, consenta raggiungimento in sicurezza delle campane collocate in cima al campanile.

Il progetto è già stato predisposto e ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza Beni Culturali, ma mancano i soldi per realizzarlo.

 

L’Amministrazione Comunale