Si sono incontrati stamattina, giovedì, a Torino, presso l’assesorato alla Sanità, la delegazione formata da 5 sindaci del Tortonese e l’assessore Antonio Saitta per cercare di salavre quello che si può dell’ospedale di Tortona in cambio di non ricorrere al Consiglio di Stato contro il Piano Sanitario

Secondo una nota dello stesso assesore Saitta, giunta in redazione poco dopo le 13 é partito positivamente il confronto tra l’assessorato alla sanità della Regione Piemonte e la delegazione di sindaci del Tortonese sul futuro dell’ospedale di Tortona all’interno della rete ospedaliera del Piemonte e sullo sviluppo della rete di assistenza territoriale nella zona del basso Piemonte.

Negli uffici di Torino erano presenti l’assessore alla sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta, insieme al direttore della sanità regionale Fulvio Moirano che ha incontrato i sindaci di Tortona Gianluca Bardone, di Pontecurone Ernesto Nobile, di Viguzzolo Giuseppe Chiesa e di Spineto Scrivia Alessandro Canegallo. Era presente anche il consigliere regionale Domenico Ravetti nella sua veste di presidente della IV Commissione sanità del Consiglio regionale.

“Un incontro utile a stemperare i problemi, ma soprattutto a ragionare nel concreto sul futuro della sanità pubblica del Tortonese. La Regione Piemonte – commenta l’assessore Saitta – ha per forza di cose una visione d’insieme della programmazione in ottica regionale, ma comprendo l’esigenza che i sindaci del Tortonese mi hanno espresso di non depauperare l’offerta sanitaria e di rafforzare le dotazioni di strumentazioni tecnologiche e di personale nelle loro realtà locali”.

Entro fine mese, si terrà un secondo incontro a Torino nel quale i sindaci saranno accompagnati da tecnici e si entrerà nel merito specifico delle loro richieste, a partire dall’ attivazione nell’ospedale di Tortona del reparto di fisiatria.

“Il dialogo è avviato e proseguirà in modo fruttuoso” ha concluso l’assessore Saitta.

Ora attendiamo anche il parere dei sindaci del Tortonese per capire se effettivamente sia possibile lasciare all’ospedale di Tortona sia la Rianimazione che la cardiologia.