Ancora lavoro nero, ancora schiavismo e sfruttamento nelle campagne.

Non al Sud, non in Calabria, non in Sicilia, ma nel ricco Piemonte, nell’alessandrino, in Bassa Valle Scrivia, a pochi chilometri da Milano.

Dopo le vicende, non ancora risolte, che hanno visto coinvolte diverse aziende locali, è stata scoperta un’altra situazione da brivido.

Questo sistema deve finire Il Presidio sarà sempre presente al fianco di tutti coloro che si opporranno a questo sistema di grave sfruttamento in agricoltura e denunceranno le gravi irregolarità subite .….

Non abbasseremo mai la testa!

 C’è una legge in Italia, spesso inapplicata, il Testo unico sull’immigrazione all’articolo 18, la quale prevede che, in caso di grave sfruttamento, il lavoratore immigrato ha diritto al permesso di soggiorno. E c’è pure un illustre precedente qui da noi, quello dei tredici braccianti irregolari e senza permesso di soggiorno dell’azienda Lazzaro Mauro e Bruno che hanno ottenuto tutti il permesso umanitario. Hanno così potuto lavorare, godere dei vantaggi della regolarizzazione e costruirsi un futuro in questo Paese.

Bene, la stessa cosa la vogliamo anche per i ragazzi che hanno avuto il coraggio ultimamente di denunciare lo sfruttamento nelle nostre campagne.

Nei prossimi giorni, apriremo con tutti i soggetti che si dichiarano disponibili, una vertenza ed un confronto con la Prefettura di Alessandria, confronto in cui porremo con forza questa rivendicazione: permesso di soggiorno subito per tutti i ragazzi sfruttati nelle campagne!

Continueremo le nostre lotte per il rispetto dei diritti di uomini e   lavoratori, a partire dal salario   spettante e mai corrisposto – o meglio – rubato!

Di sicuro non ci fermeremo. schiavi mai, zitti mai! 

Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia