Situazione di contesto

La crisi economica, che ormai dal 2008 ha aggredito anche il nostro Paese, pesa oggi in maniera drammatica sulla vita quotidiana di molte famiglie, alcune delle quali stanno precipitando da una condizione di “autosufficienza” e perfino di relativo benessere, in situazione di reale povertà.

Questo stato di povertà viene definito anche come “povertà relativa”: essere poveri non significa essere privi di risorse, ma averne in quantità ridotta rispetto agli altri in mezzo ai quali si è vissuti e si vive.

In tale contesto socio-economico, le famiglie monoreddito (soprattutto con donne capofamiglia) o con più figli minori risultano fortemente penalizzate e costrette a rinunciare ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione a pagamento.

D’altra parte, i sempre più stringenti vincoli di bilancio imposti alla spesa pubblica non consentono ai Comuni di garantire interventi tempestivi e personalizzati, in grado di sostenere ed accompagnare queste famiglie verso soluzioni adeguate dei loro problemi economici.

 

Così, sta diventando sempre più frequente l’indebitamento delle famiglie, non solo per l’acquisto di beni durevoli (casa, auto), ma anche per far fronte a spese semplicemente impreviste (riparazione caldaia, visite mediche, interventi dentari, acquisto presidi sanitari, ecc.) e per somme anche contenute.

 

Anche a Tortona, purtroppo, si manifestano i fenomeni sopra descritti.

 

Tra tutte le criticità, preoccupa molto il fatto che alcune importanti opportunità educative e di socializzazione per  minori a rischio di marginalità ed esclusione non siano più alla portata delle loro famiglie, proprio mentre le responsabilità genitoriali avrebbero maggior necessità di essere rafforzate dall’interazione con adulti competenti (educatori professionali).

Preoccupa, in particolare, l’abbandono della mensa scolastica e del servizio educativo pomeridiano, Casa dei Bambini (fascia d’età 6-10) e Mediamente (fascia d’età 11-13), che il Comune non può più fornire in maniera gratuita.

Per alcuni minori pranzare a scuola costituisce l’unico pasto completo ed adeguato, per qualità e quantità, al fabbisogno nutrizionale di un/a ragazzo/a.

Così come il servizio educativo pomeridiano rappresenta l’unica opportunità per essere seguiti nello studio, per fare esperienze culturali (cinema, musica, teatro, arte) o sportive, per interagire con coetanei  in maniera assistita e in ambiente sicuro ed adeguato.

 

 

Alla luce di tutto ciò, appare evidente la necessità ed urgenza di intervenire con forme di sostegno alle responsabilità genitoriali, finalizzate a prevenire non solo le carenze alimentari, ma soprattutto i rischi di insuccesso scolastico e di marginalizzazione sociale  e per restituire, per quanto possibile, serenità familiare, fiducia e speranza.

 

Idee-guida

 

  • pari dignità e pari opportunità per tutte le famiglie con figli minori;
  • qualità della vita quotidiana delle famiglie con minori;
  • educazione/socializzazione dei minori a rischio di marginalizzazione;
  • personalizzazione, flessibilità, modularità degli interventi di sostegno.

 

Finalità       

  • contrastare, attraverso interventi di prevenzione primaria, fenomeni di marginalità ed esclusione sociale indotti dalle “nuove povertà” in famiglie con minori;

 

Obiettivo operativo

 

  • sostenere economicamente interventi educativi e di inclusione sociale per bambini/e e ragazzi/e appartenenti a nuclei familiari in documentata difficoltà economica per garantire loro l’accesso ai servizi educativi comunali, in funzione di:
  • promozione della possibilità per i minori (0-13 anni) di interagire con i coetanei, incrementare le esperienze e le conoscenze in ambienti educativi e culturalmente stimolanti.
  • recupero della fiducia e di positive relazioni sociali nelle famiglie provate dalle “nuove povertà” (mancanza di lavoro, indebitamento,privazioni,ecc.).

 

Caratteristiche del servizio

 

Il servizio, articolato in Casa dei Bambini (fascia d’età 6-10) e Mediamente (fascia d’età 11-13) è rivolto a bambini e ragazzi delle scuole statali primarie e secondarie di 1° grado.

E’ presente nelle sedi degli Istituti comprensivi Tortona A e Tortona B  e si svolge nelle ore pomeridiane, dalle ore 12.30 alle ore 17.00, con servizio di mensa e di post scuola al termine delle lezioni scolastiche anche nei giorni di rientro.

Il servizio, gestito tramite educatori professionali, propone attività culturali, ludico-ricreative, uscite sul territorio, compiti assistiti.

 

Metodologia d’intervento

  • Il Rotary finanzierà direttamente l’accesso al servizio educativo pomeridiano del Comune di Tortona “Casa dei Bambini/Mediamente”, garantendo, in caso di necessità, anche la mensa scolastica;

 

  • Il Settore Servizi alla Persona e alla Comunità del Comune di Tortona collaborerà all’individuazione delle famiglie con i requisiti stabiliti ed al monitoraggio dell’inserimento dei minori nel progetto;

 

  • Un referente Rotary (con modalità e tempistiche da concordarsi con gli uffici) potrà presentarsi periodicamente all’Ufficio comunale di Assistenza scolastica per “versare” il contributo sul “conto del/la bambino/a” al fine di garantirgli l’accesso e la frequenza al servizio, secondo quanto concordato;

 

  • Il Cassiere comunale rilascerà ricevuta dei versamenti, eventualmente anche corredata dall’elenco dei beneficiari;

 

  • Il sostegno finanziario potrà avere le seguenti caratteristiche:

 

  • sarà “personalizzato” in relazione alle condizioni del nucleo familiare;

 

  • servirà di “accompagnamento”, non di sostituzione rispetto alle responsabilità genitoriali della famiglia verso i minori;

 

  • mirerà ad intercettare le situazioni più critiche, in collaborazione con i servizi sociali, in funzione di prevenzione della devianza minorile e per promuovere il successo scolastico dei giovani beneficiari del progetto.

 

Per mantenere equità e trasparenza nella scelta dei casi, in prima istanza, si farà riferimento a situazioni economiche ISEE  fino a 3.000,00

Oltre tale soglia minima, si potranno valutare situazioni particolari, documentate ed oggettive (es. situazioni di invalidità di padre o madre, disabilità del minore, nucleo monogenitoriale, sfratto,ecc.), nel rispetto della tutela della privacy dei nuclei beneficiari.