I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria hanno denunciato per rapina, tentata estorsione e lesioni personali un cittadino italiano di 26 anni, pregiudicato, residente in città. Il 29 febbraio si presentava presso la caserma di Piazza Vittorio Veneto un giovane di 23 anni che denunciava che due giorni prima era stato vittima dell’azione di uno sconosciuto, riferendo che quest’ultimo lo aveva chiamato sul suo numero di telefono chiedendogli spiegazioni su un telefono cellulare che lo stesso 23enne aveva ritrovato circa un mese prima in un parco e che aveva rivenduto. Il 26enne aveva saputo che il 23enne aveva trovato il telefono di un suo cugino e che lo aveva rivenduto, chiedendo al 23enne un appuntamento per chiarire la vicenda. Il 23enne si presentava all’appuntamento in piazza Libertà dove gli si avvicinava un giovane che gli chiedeva se era lui ad avere un appuntamento e, avuta risposta positiva, lo colpiva con diversi schiaffi per poi farlo salire con la forza su un’auto dove lo colpiva con numerosi pugni, rubandogli un orologio, un I-pod, le chiavi di casa e 50 euro, dicendo al 23enne che dal quel momento avrebbe dovuto consegnarli la somma di 100 euro ogni lunedì e per sei settimane consecutive per riparare il danno fatto a suo cugino con la vendita del telefono che aveva trovato. Diceva quindi alla vittima ora e luogo in cui avrebbe dovuto consegnare i primi cento euro e lo lasciava andare via.

La vittima si portava subito in ospedale dove veniva dimesso con dieci giorni di cure per le lesioni riportate e successivamente presentava la denuncia dove spiegava quanto successo. Veniva approntato un album fotografico in base alla descrizione fornita dalla vittima, che alla fine riconosceva il 26enne come l’autore dell’azione nei suoi confronti. Per il giorno e l’ora del primo appuntamento per il versamento della prima tranche di denaro, i militari organizzavano un servizio in borghese decisi a bloccare l’azione sul nascere e fermare l’estorsore. L’estorsore non si presentava sul posto, ma la vittima veniva avvicinata da un altro ragazzo, che era peraltro il proprietario del telefono poi venduto, il quale poi si allontanava e si incontrava poco dopo proprio con il 26enne. I carabinieri in borghese seguivano questo giovane, riuscendo a vedere che si incontrava con il 26enne e a bloccare quindi quest’ultimo il quale, sottoposto a perquisizione personale, aveva ancora con sé l’orologio, le chiavi e l’I-pod che aveva rapinato alcuni giorni prima alla vittima. Inoltre, aveva in tasca anche due grammi circa di marijuana motivo per cui veniva segnalato ala Prefettura quale assuntore di stupefacenti. Gli oggetti rinvenuti venivano restituiti al 23enne vittima del fatto e il 26enne veniva denunciato per rapina, tentata estorsione e lesioni personali.