Qui vi raccontiamo le contestazioni, successivamente, in un altro articolo, vi sveleremo gli altarini di quello che succede in Comune a Tortona e che riguarda anche questa vicenda.

Sembra (e usiamo il condizionale perché dal Comune non é mai arrivata una comunicazione ufficiale, anche se l’economo avrebbe ammesso l’addebito ad una nostra collega)  sia in corso un articolata indagine della Procura Regionale della Corte dei Conti di Torino per spese che sono state pagate dal Comune di Tortona e riguardano pranzi di lavoro, pedaggi autostradali, ricariche telefoniche, spese per trasferte e viaggi, rinfreschi natalizi o in occasione di eventi culturali e persino di un torneo di bridge.

Si tratta di soldi pubblici (cioé nostri) che l’economo del Comune di Tortona avrebbe rimborsato nel 2010 (Giunta-Berutti) per un totale di 35 mila euro. Somme che il dipendente comunale potrebbe essere chiamato a restituire all’erario e alle stese casse comunali dalle quali erano stati prelevati.

Gran parte di queste spese, infatti, sarebbero state ritenute inammissibili dalla Corte dei Conti.

Saranno valutate in un processo contabile davanti alla  Corte stessa nel mese di maggio.

Le irregolarità contestate consisterebbero nell’aver superato di oltre 20 mila euro il limite del fondo a disposizione dell’economo.  I giudici dovranno stabilire se alcune  irregolarità da loro riscontrate fanno sì che l’economo debba restituire le somme, che insieme alle spese ritenute  ingiustificate o illegittime, ammontano esattamente a 34.529 euro.

Le irregolarità contestate riguardano un dipendente comunale é vero, ma indirettamente anche il Comune di Tortona che, a quanto pare, era a conoscenza della vicenda, ma come al solito si é badato bene dal divulgare la notizia dei rilievi.