Il 2015 è stato un anno intenso per i carabinieri del comando provinciale di alessandria, impegnati quotidianamente a presidiare il territorio dei 190 comuni della provincia – un’area di ben 3560 kmq, che rendono quella alessandrina, per estensione, la terza provincia del piemonte dopo cuneo e torino – come testimoniano, tra l’altro:

  • – la percentuale dei reati perseguiti dall’arma: 83,3% (il 3,3% in più rispetto al 2014) del totale dei delitti perseguiti dalle forze di polizia nel loro complesso;
  • – gli oltre 16mila interventi effettuati su richiesta/segnalazione dei cittadini al “112”.

 

Sul campo, a contrastare ogni forma di criminalità e di illegalità: 56 stazioni carabinieri, alle dipendenze delle 5 compagnie (alessandria, casale monferrato, novi ligure, tortona e acqui terme) che, con il reparto operativo e le sue componenti info-investigative specialistiche, costituiscono l’ossatura dell’organizzazione territoriale dell’arma alessandrina, che opera in stretta sinergia con:

  • – i nuclei dei reparti speciali dell’arma (antisofisticazioni e sanità, operativo ecologico, tutela del patrimonio culturale e ispettorato del lavoro) e, per quanto concerne l’attività in materia di contrasto al terrorismo di matrice confessionale ed a quella eversiva, con il reparto anticrimine carabinieri di torino;
  • – l’autorità giudiziaria delle procure della repubblica di alessandria e vercelli;
  • – le altre forze di polizia presenti sul territorio.

 

il bilancio dell’attività dell’arma nel 2015 può ritenersi, senza alcuna enfasi, certamente positivo, in quanto caratterizzato, rispetto all’anno precedente, da un complessivo decremento dei delitti consumati (-7,5%): sia per quanto concerne quelli contro il patrimonio[1], con particolare riferimento ai furti (-8,5%) – tra i quali diminuiscono sia quelli in abitazione (-6,7%) che quelli ai danni di esercizi commerciali (-3%) e su auto (-11%) – ai danneggiamenti (-7,2%) e alle estorsioni (-13%); sia per quanto riguarda quelli contro la persona, con un calo generalizzato dei reati di lesioni dolose, percosse, minacce, ingiurie (complessivamente diminuiti del 15,8%) e delle violenze sessuali (-13,6%).

 

dati ancor più significativi se associati al trend, in aumento rispetto all’anno precedente:

  • – dei controlli effettuati (+7,6%), sia delle persone (+ 9,3%) sia dei mezzi (+6,1%);
  • – degli autori di reato deferiti all’autorità giudiziaria, con particolare riferimento alle persone tratte in arresto (+4,4%) a fronte, peraltro, di un numero sostanzialmente invariato di soggetti denunciati in stato di libertà).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[1] Unico dato in controtendenza è rappresentato dalle 3 rapine in più verificatesi nel 2015, a fronte, tuttavia, di un incremento di quelle scoperte (47%) rispetto all’anno precedente (+6%).