Buon successo dell’iniziativa proposta dal Parco fluviale del Po e dell’Orba, che sabato 23 gennaio ha portato un nutrito gruppo di torinesi a visitare Valenza e a Castelnuovo Scrivia, nell’ambito delle proposte di viaggio del catalogo “Gran Tour – Il Piemonte ai tuoi piedi”, promosso dalla Regione Piemonte per far conoscere i tesori culturali, artistici e naturalistici del territorio regionale. L’itinerario proposto, dal titolo “Valenza e Castelnuovo Scrivia: arte e storia nelle terre di Po”, ha interessato due tra i più importanti centri del vasto comprensorio fluviale costituito dal Po e dalle confluenze col Tanaro e con la Scrivia.

Ai partecipanti è stato proposto, a Valenza, un percorso per conoscere gli originali ambienti, religiosi e civili, legati ad opere pie e congregazioni. Nella mattinata dunque hanno visitato la chiesa della S.S. Annunziata (già chiesa del monastero delle Agostiniane) grazie all’ospitalità dei rappresentanti della Confraternita di San Rocco. Seconda tappa a Palazzo Pellizzari, sede del Municipio di Valenza, storico palazzo di proprietà dell’Opera Pia Pellizzari, che conserva al suo interno una splendida e decorata Sala consiliare con opere del pittore di corte Luigi Vacca, che qui lavorò nel 1810. Infine ad aprire le porte ai visitatori è stato il Teatro Sociale, raffinato esempio ottocentesco di “teatro all’italiana”.

Nel pomeriggio il gruppo si è spostato a Castelnuovo Scrivia. I turisti sono stati accolti dai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e dal prof. Antonello Brunetti, insegnante e storico del luogo, che li ha accompagnati alla visita della chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Paolo, imponente costruzione romanica del XII secolo, al cinquecentesco palazzo Centurione, sede del Comune e al Castello Torrioni e Bandello con i suoi saloni affrescati nei secoli XV e XVI, dominato da una torre merlata.

La giornata si è conclusa poi  con la visita alla monumentale Chiesa di Sant’Ignazio, edificata nel 1600, di proprietà comunale, dove si è potuto ammirare il “Cristo deposto”, una scultura lignea del 1400 a grandezza naturale, ricavata da un unico blocco di legno di rosa di Rodi.

Gli appuntamenti “Gran Tour – nelle terre del Po” riprenderanno in primavera.