I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per rapina impropria E.T., cittadino albanese di 25 anni, residente in provincia di Milano, con precedenti di polizia.

La richiesta di intervento che portava all’arresto giungeva al 112 proprio quando la città era quasi deserta perché molti alessandrini si erano recati a Torino per la partita Alessandria-Milan e molti erano già davanti alla televisione in attesa del match. Coincidenza nella vicenda è poi che l’arrestato arrivasse proprio da Milano quasi ad approfittare del fatto che era ben conosciuta la notizia dell’esodo dei tifosi grigi per Torino. Una gazzella del Radiomobile interveniva velocemente alle 20.30 circa del 26 gennaio in Spalto Marengo dove un cittadino aveva segnalato che vedeva tre uomini che tentavano un furto, due dei quali erano saliti sul terrazzo del primo piano di un condominio, dei quali forniva una descrizione molto precisa. Giunti in pochi istanti sul posto, i militari si dividevano e uno percorreva le scale del palazzo mentre l’altro restava sulla strada a controllare la situazione.

Poco dopo passavano due uomini che, camminando tranquillamente, raggiungevano un furgone parcheggiato sulla strada e il militare notava che uno dei due aveva una borsa da donna che aveva quasi completamente nascosta, cosa apparsa subito strana. Il militari gli andava incontro per fermarli, ma uno dei due subito scappava a piedi mentre l’altro veniva bloccato. Quest’ultimo però colpiva con una gomitata il militare, riuscendo a liberarsi dalla presa e scappare a piedi. I militari si riunivano e cominciavano, insieme ad altri equipaggi giunti in ausilio, le ricerche dei tre malviventi ma senza fortuna. Iniziavano gli accertamenti sul furgone abbandonato sulla strada, scoprendo che era di proprietà della madre del giovane successivamente arrestato. Si chiedeva ai carabinieri di Milano di eseguire un accertamento presso l’abitazione della madre che confermava che il furgone era in uso al figlio già dal pomeriggio e che non sapeva dove fosse in quel momento.

Alle 23.00 i militari venivano a sapere dalla Polfer di Alessandria che presso i loro uffici si era presentato il 25enne che diceva che dopo avere parcheggiato un furgone vicino all’ospedale era tornato a riprenderlo e non lo aveva più trovato. Nel suo racconto c’erano diverse incongruenze perché aveva le chiavi del mezzo e il furgone, sequestrato dai carabinieri poco dopo il furto e per questo motivo da lui non trovato quando era tornato a recuperarlo, al momento del sequestro da parte dei carabinieri non presentava alcun segno di effrazione o forzatura che facesse pensare a un furto. Il 25enne infatti voleva denunciare il furto del furgone perché aveva scoperto in stazione che a quell’ora non c’erano più treni per rientrare a Milano e aveva saputo dalla madre che i carabinieri lo cercavano, capendo quindi che le indagini si erano indirizzate su di lui. Il giovane veniva prelevato in stazione dai carabinieri e, successivamente, veniva riconosciuto dai testimoni come colui che aveva aiutato gli altri due a salire sul terrazzo del primo piano del condominio e aveva fatto da palo per poi scappare alla vista dell’auto di servizio. Il giovane cercava di giustificare la sua presenza ad Alessandria dicendo di avere conosciuto su facebook una ragazza, ma non era in grado di fornire nessuna notizia della donna dicendo anche di essere stato in un bar, ma in realtà aveva le scarpe sporche di fango, elemento che faceva pensare a una fuga per i giardini pubblici di piazzale Berlinguer piuttosto che a una serata passata al bar.

Veniva quindi arrestato per rapina impropria perché il furto si era concluso con l’aggressione al carabiniere e veniva accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta in attesa della convalida. Il furgone veniva sequestrato e all’interno veniva recuperata una parte della refurtiva, ovvero diverse paia di scarpe, giacche e una borsa da donna, che veniva restituita al proprietario dell’abitazione in cui era avvenuto il furto.