Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
Condivido senz’altro la Sua riflessione sulla stazione Polfer di Tortona. E’ necessario ricondurre le cose non fatte o le sconfitte subite a quei politici, o persone “influenti” o “sempre presenti”, che eletti nel territorio Tortonese poco o nulla hanno compiuto in difesa degli interessi delle valli e di Tortona come centro capofila.

E’ necessario che la popolazione conosca i fatti e rifletta su coloro che nei nostri collegi, comunale-regionale-nazionale, sono stati votati senza poi conseguire risultati almeno apprezzabili ma molto piu’ spesso pari a zero. Nomi e cognomi perche’ le popolazioni ricordino oggi ma soprattutto nell’imminenza delle prossime elezioni coloro che ci hanno danneggiato o semplicemente hanno goduto di una posizione privilegiata promettendo e non mantenendo.

Non per colpevolizzare e senza distinzione di colori politici; chi sa solo apparire, con o senza fasce tricolori anche solo per la festa delle castagne, se la gente lo rivota allora di cosa poi si lamenta?E mi si consenta ma la stampa, soprattutto quella locale, ha il compito, a mio avviso,  di essere anche la memoria storica dei fatti e delle persone che li hanno determinati o vissuti attraverso incarichi di responsabilita’ pubblici o privati che siano.

Quanto poi a Chiamparino e De Luca cosa dire?Io ritengo che una analisi attenta dei fatti e delle persone non possa che determinare un pensiero: all’interno del Pd il peso politico di De Luca e’ pari a quello di Chiamparino? Siamo seri, quando De Luca parla una  delegazione del Pd nazionale corre in Campania per “mediare” con i risultati che sappiamo o vengono taciuti per convenienza politica.  il punto nascite di Cava dei Tirreni rimane e Tortona ha gia’ chiuso?

Io sono spesso ripetitivo ma quando scrivo che la differenza la fanno le persone intendo dire che questo e’ un esempio evidente di cosa significhi il “peso politico delle persone”.Ancor piu’ evidente se consideriamo i numeri ma, come scrivevo per Novi ligure, la nostra sconfitta e’ stat determinata dal lavoro dei politici Novesi. I nostri? Ad essere buoni direi che siamo stati strapazzati; e non e’ ancora finita.
Per quanto riguarda l’Agenzia delle entrate, argomento per il quale ho gia’ espresso il mio punto di vista, considerato che Stradella sembra essere dall’altro capo del mondo per  la politica tortonese  e cio’ che ho scritto frutto della mia fantasia, e’ gia’ cominciata la battaglia, a suon di comitati raccolta firme ecc, per evitarne la chiusura. A pochi intenditor poche parole…………………Tortona, come per l’ospedale-l’inps-la Polfer ritiene di essere in una botte di ferro?

Certo la chiusura dell’ufficio Inps era stata scongiurata, prima delle elezioni comunali naturalmente, lo spostamento della Polfer pure, per l’ospedale,  la giunta precedente nel corso della presentazione della propria lista in piazza Malaspina, dichiarava che “avrebbe difeso la sua centralita’” e poi:l’inps dopo esserne stata scongiurata la chiusura in effetti ha chiuso i battenti un mese prima del previsto. Suggerirei a chi “aveva scongiurato” di non scongiurare piu’ nulla visti i risultati ottenuti.
La Polfer ha i bagagli pronti quindi qualsiasi  iniziativa ora ci metterebbe solo in ridicolo. Veramente qualcuno pensa di poter intervenire oggi?
Io concentrerei l’attenzione e le azioni sui futuri obiettivi; trovando uomini e donne con una visione strategica e non con profili irrilevanti. E non mi riferisco ai titoli di studio o ai soliti ruoli ricoperti per far numero in municipalizzate create ad hoc per gratificare i “fedelissimi al momento fuori dai giochi” con i gettoni di presenza  ma alle capacita’ espresse nei loro ambiti di appartenenza.

Mi diceva un vecchio politico con aziende sue: se avessi assunto dirigenti provenienti dalla politica, tranne i due che sai, sarei fallito vent’anni fa…………………meglio lasciarli in provincia ed in regione almeno se ho bisogno un favore………….l’ospedale e’ stato praticamente dismesso e trasformato in area utile solo per costruirci immobili.

Certo che quei benefattori di inizio secolo scorso e successivi, iscritti nelle lapidi marmoree di via Sada e non solo li, che hanno contribuito a costruire la struttura ne avrebbero da dire sui politici di oggi. Del resto si sa che un paio di generazioni costruiscono e la successiva distrugge………………

Cordialita’

Lettera Firmata