In un mondo che si fa ogni giorno di più tecnologico, per non dire tecnocratico, in cui si  pretende che tutto possa e quindi  debba essere misurato e misurabile, anche la Scuola diventa terreno di caccia: ne vengo dalla compilazione di un Rapporto di Autovalutazione (RAV), propedeutico al Piano di Miglioramento (PDM), a sua volta presupposto per la stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Non sono certo qui a negare il valore di quanto è stato fatto: è sicuramente un passaggio importante in un sistema complesso quale la Scuolala riflessione sui propri punti di forza e debolezza, imprescindibile per proporsi obiettivi di crescita in una progettazione consapevole del proprio ruolo e  potenzialità di interazione con la  realtà in cui ci si trova ad operare.  Vorrei però dire che tutto questo non basta: intanto i numeri, le percentuali, le Aree di intervento, gli Obiettivi  e i Traguardi hanno bisogno di didascalie, andrebbero sempre anche  descritti e raccontati,  perché dietro ad ognuno ci sta una storia vera e una esperienza autentica in cui si muovono Persone; e poi   esistono anche  numeri che non trovano spazio in nessuna tabella,  che però parlano molto più di quelli che hanno  raggiunto la loro precisa collocazione.

Fluttuano nell’aria, o meglio nella mia aria, alcuni numeri significativi, che non sono riuscita a sistemare in nessun documento che abbiamo scritto, a cui vorrei dare qui uno spazio di risarcimento: 103 alunni,   il 10% degli iscritti al Liceo “ E. Amaldi” di Novi Ligure, ( di cui 83 abbonati a 5 spettacoli della stagione)

Questi dati evocano non una, ma più storie bellissime: raccontano di tanti ragazzi che amano il teatro non  come alternativa alle lezioni del mattino, ma perché nel  teatro cercano e  trovano quello che hanno imparato , e molto altro ancora, raccontano il potere della Parola che si fa gesto e azione, il fascino inesauribile della Bellezza,  raccontano che c’è un passato che non passa e non passerà, che ci sono questioni irrisolvibili con cui l’Uomo da sempre si deve e si vuole misurare, raccontano il persistere dell‘ inesauribile segreto dell’esistenza, e in ultimo ci parlano anche della passione e dell’entusiasmo di tanti insegnanti, che da sempre credono che il teatro sia una delle più alte avventure intellettuali e umane con cui ci si possa misurare.

Lucina Alice