Casale Monferrato, la città che per molti è indissolubilmente legata alla vicenda Eternit si posiziona ancora una volta come città del riscatto dall’Amianto e lo fa attraverso un bando per artisti che mette al centro la relazione fra persone e la ricerca di valori forti da trasmettere alle generazioni future.


 
Non poteva essere altrimenti poiché la vicenda Eternit è così gravosa da meritare grande attenzione, studio, comprensione profonda, e i cittadini di Casale Monferrato combattono con impegno quotidiano affinché il mondo intero affronti pubblicamente il tema amianto: dalla produzione nel mondo di manufatti di amianto alla giustizia, dalla bonifica alla ricerca, verso una legge europea. 
Ma combattono anche per riscattare l’immagine della propria città.

La città della lotta all’amianto, come è stata più volte definita dalla stampa e come viene definita dai casalesi stessi, ora vuole intervenire direttamente sulla percezione della città dall’esterno. 

Lo fa aprendo un bando in cui invita artisti visivi a vivere e conoscere la realtà di Casale Monferrato con lo scopo di progettare un’opera di arte pubblica destinata al Parco Eternot, ex-area della Fabbrica Eternit, sito attualmente in fase di bonifica e riqualificazione che verrà riaperto alla città come parco. Parco che rappresenta, per i cittadini, un luogo di memoria ma anche di affermazione di valori collettivi e di costruzione del futuro. Cinque saranno i progetti presentati alla città e uno verrà realizzato e allestito nel Parco in concomitanza con la sua inaugurazione.

Un’opera a carattere monumentale – spiega l’Assessore all’Ambiente Cristina Fava – in quanto dedicata a valori di una grande comunità che ha vissuto un’esperienza comune molto forte, che ha toccato ognuno nel personale trasformandoci per sempre. Ma quali sono questi valori che ci tengono insieme? Attorno a quale monumento possiamo, nella contemporaneità, riconoscerci? Abbiamo aperto un bando che è una chiamata aperta a tutti gli artisti interessati a scoprirlo con noi e ad aiutarci a esprimerlo attraverso la forma e l’emozione”.

L’intero progetto mette al centro la “qualità” delle relazioni, della vita, come delle opere, sia come obiettivo che come metodo.” Dichiara l’Assessore alla Cultura Daria Carmi “Abbiamo composto un progetto altamente sostenibile, innovativo soprattutto nella concezione del ruolo dell’artista che ne emerge. Personalmente spero che il sistema dell’arte possa cogliere questi aspetti significanti e gli artisti apprezzarli: è un “piccolo-grande” progetto. “Piccolo” perchè le risorse economiche sono “minime”, ma “grande” perchè con questo minimo fa il massimo che può e segna una nuova modalità, anche per le amministrazioni pubbliche, di produzione contemporanea”.

Per informazioni sul progetto:

Valentina Paolemilio, Settore cultura del Comune di Casale Monferrato

0142 444 223

vpaolemilio@comune.casale-monferrato.al.it

dal lun al giov: dalle 10.00 alle 12.30  ven: dalle 14.30 alle 16.00

17 gennaio 2016