Foto tratta da www.ilfoglio.it

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La notizia é passata quasi in sordina e nessuno ne ha parlato, ma a noi non va giù che la proposta di allestire un presepe comunale col il contributo di tutti non sia stata accettata dal Partito Democratico che guida la città di Tortona.

In fondo al proposta di Forza Italia era semplice: allestire per l’anno in corso o comunque per gli anni a venire in un luogo istituzionale (in Municipio, in una scuola, al Comando dei vigili o altro luogo)  o in una piazza, un Presepe.

Forza Italia poi ha proposto di coinvolgere tutti i Consiglieri nella realizzazione del Presepe e a fornire, a proprie spese, gli addobbi per non gravare sulle casse dell’Amministrazione Comunale e infine di organizzare l’inaugurazione del Presepe comunale, invitando i rappresentanti e i cittadini appartenenti alle comunità di altre fedi religiose presenti nel territorio per una condivisione del nostro simbolo religioso e per celebrare insieme i valori della tolleranza e della pace.

Tre semplici azioni per ribadire l’identità di noi italiani, ma che non sono piaciute al PD e ai partiti di maggioranza.

Non sai mai che offendiamo gli stranieri, che vogliono toglierci il crocifisso dalle scuole, che vengono dai noi e pretendono.

Non sia mai che ci permettiamo di ribadire la nostra religione davanti a tutti, come fanno i musulmani che vestono alla loro maniera nel nostro Paese e nessuno dice loro niente perché noi italiani siamo buonisti e  tolleranti.

Non sia mai che a casa nostra, sulla nostra terra andiamo avanti con le nostre tradizioni di millenni, no, non sia mai perché la situazione é cambiata, dobbiamo avere rispetto di chi é diverso, perché non basta salvarli dalla guerra, dalla miseria, andarli a prendere in mare per non farli morire, sfamarli, offrendo loro vitto e alloggio e pure 2 euro e mezzo al giorni per i loro vizi, mentre molti  italiani non hanno neppure quello.

No noi dobbiamo fare di più, dobbiamo essere migliori, fare violenza su noi stessi e rinnegare le nostre radici (o quanto meno accantonarle) perché potremmo dare fastidio a chi é ospite a casa nostra.

E poco importa cosa fanno loro quando noi andiamo al loro paese: noi siamo più bravi, più buoni, più tolleranti.

Beninteso, non c l’abbiamo con gli stranieri, anzi, loro fanno ciò che noi gli consentiamo di fare, ce l’abbiamo con la politica eccessivamente buonista perché aiutare é giusto, strafare a discapito nostro no.

A tutti i livelli: da Roma fino al più piccolo paese dell’Italia.

Approvare la mozione di Forza Italia sarebbe stato dare un segnale forte, ribadire che aiutiamo chi ha bisogno, ma la nostra identità é questa e chi viene in Italia deve rispettare le nostre tradizioni, come noi facciamo quando andiamo all’estero.

Era per ribadire la par condicio.

Così, invece, abbiamo ribadito agli stranieri che qui, da noi, nel Paese del Bengodi possono fare tutto ciò che vogliono. O no?

23 dicembre 2015