Porta e Bertoli

Porta e Bertoli

La maggioranza non è stata in grado di garantire il numero legale nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Novi Ligure, ma l’oppoisione, invece che uscire dall’aula e far rinviare il Consiglio ha prefrito rimanere per spiegare lo stato di disagio in cui si trova ed è stata una vera e propria bufera.

Già era stata preannunciata nella Commissione Consiliare al Bilancio, tenutasi lunedì 14 dicembre, con una Maria Rosa Porta che aveva denunciato l’impossibilità, per l’opposizione, di essere messa nella condizione di lavorare. Questo per via di Commissioni Consiliari convocate all’ultimo momento, senza la necessaria documentazione e senza il tempo comunque per studiarla.

Aveva definito la situazione inaccettabile ed una sistematica mancanza di rispetto da parte della maggioranza nei confronti dell’opposizione. Auspicando un cambiamento di metodo.

Nel Consiglio Comunale tenutosi mercoledì 16 dicembre il malumore della minoranza è esploso con fragore. Ha iniziato, anche in Consiglio Comunale, Maria Rosa Porta: “Si complicano-ha affermato-i rapporti fra maggioranza e minoranza. Questa sera vedo, innanzitutto, larghi vuoti fra i consiglieri comunali della maggioranza su di un tema che ritengo di grande importanza come quello inerente le variazioni di bilancio.

Già lunedì in Commissione erano assenti il suo presidente, il vice-presidente ed il presidente del Consiglio Comunale in quanto convocata all’ultimo momento. Vedo una difficoltà da parte della maggioranza ad essere presente anche in una riunione, quella della Commissione, che aveva voluto.”

Quindi la documentazione: “Ad oggi, a mezzogiorno, non disponevo ancora del materiale utile per la discussione in Consiglio Comunale. Ottenutala, ho avuto poco tempo per esaminarla. Ritengo che queste cose meritano, per il futuro, una riflessione. Così diventa difficile, per l’opposizione, adempiere al suo ruolo ovvero ud una funzione di controllo. E magari ci sono da apportare anche alcune modifiche ai regolamenti comunali.”

A Maria Rosa Porta ha fatto eco Marco Bertoli capogruppo di Forza Italia-Lega Nord: “L’opposizione, in questa consiliatura, ha già garantito in talune occasioni il numero legale dei consiglieri comunali per tenere la seduta prevista. Io, in cinque mandati, non ho mai visto una opposizione alzarsi e lasciare l’aula ma voi, in quanto maggioranza, non potere marciare su di questo fatto. Ed in questa seduta, su di una variazione di bilancio, in questo momento il provvedimento verrebbe votato con un solo voto di maggioranza, noi siamo in sei e voi solo in sette. All’inizio, un anno e mezzo fa,vi presentavate in maniera compatta. Adesso siete assenti e taciturni pur avendo la responsabilità di governare.”

Marco Bertoli ha effettuato una riflessione: “Io mi ricordo-ha detto-quando sono entrato per la prima volta in Consiglio Comunale, nel 1995, con una maggioranza composta da diciotto consigliere. Ebbene quei consiglieri erano sempre presenti, ci mettevano l’anima, riconoscevo loro questo impegno pur in presenza di posizioni differenti.”

Alfredo Lolaico del Partito Democratico ha tentato di trovare delle giustificazioni. “Noi siamo un gruppo di dieci persone-ha affermato-quasi tutte con una occupazione, per la maggioranza giovani, e può capitare di non essere tutti presenti ogni volta, in Commissione ed in Consiglio Comunale.”

A questo punto è intervenuta Lucia Zippo del Movimento 5 Stelle: “Documentazione non consegnata in tempo utile per un so studio, commissioni convocate all’ultimo momento addirittura con dei messaggi telefonici. L’impressione è quella di superficialità da parte della maggioranza. In caso di richiesta ulteriore della Commissione Consiliare effettuata in questo modo non convocherò più quella della quale sono presidente.” E’ intervenuta nuovamente Maria Rosa Porta: “Con questo modo di fare, in ultima analisi, non vengono penalizzati i consiglieri comunali ma quei cittadini che non possono essere rappresentati. Se non abbiamo chiari quali sono i nostri diritti e quali i nostri doveri non possiamo fare altro che dare le dimissioni.”

Maurizio Priano


18 dicembre 2015