La manifestazione di martedì ha avuto il merito di aggregare il fronte del NO ai tagli al nostro ospedale, ma i veri risultati devono ancora arrivare. Sbagliato dunque fermarsi a gongolare per il risultato ottenuto. Abbiamo sempre sostenuto che occorreva mettere in campo azioni forti fin da subito: con Chiamparino e Saitta non è possibile dialogare senza ricorrere a proteste plateali.


La posizione eccessivamente moderata degli esponenti del PD, che addirittura avevano messo in discussione l’opportunità di ricorrere al TAR, ha solo fatto perdere tempo all’intero territorio acquese. Ora si scoprono improvvisamente critici nei confronti dell’assessore, ma solo dopo le prime richieste di chiarimento dei giudici che hanno iniziato a mettere in dubbio il suo operato.

Nell’attesa di un pronunciamento del TAR occorre tenere alta l’attenzione e proporre nuove azioni. Per questo proponiamo a tutti i Sindaci e ai cittadini di seguire l’esempio di un legale ed attivista del M5S di Acqui che, nei mesi scorsi, ha inviato alla Regione/assessorato una formale messa in mora circa le responsabilità connesse alla lesione del diritto alla salute conseguente al declassamento dell’Ospedale. Se tutti facessero altrettanto, istituzioni comprese, probabilmente le istanze dell’acquese saranno tenute in maggiore considerazione a Torino. Provvederemo nei prossimi giorni a divulgare un modello fruibile per tutti, al fine di sommergere gli uffici regionali con il nostro dissenso mettendo di fronte alle proprie responsabilità chi sta facendo scelte scellerate sulla nostra pelle.

Paolo Mighetti, Consigliere regionale M5S Piemonte

Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte

Vicepresidente Commissione Sanità

Pier Paolo Cannito, Consigliere comunale Acqui Terme 

30 dicembre 2015