Ryan Reynolds ed Helen Mirren

Ryan Reynolds ed Helen Mirren in Woman in Gold

Emozione, sentimenti, passione e una profonda storia d’amore, in un film tra un uomo e una donna, nell’altro per la famiglia, entrambi di un’intensità tale che non può non coinvolgere lo spettatore.

Questi sono gli ingredienti che accomunano, a nostro avviso due ottimi film come Alaska e Woman in Gold in programmazione fino a mercoledì, al Megaplex Stardust, poi purtroppo, verranno tolti per lasciare spazio ad altre pellicole che forse riscuotono maggiori consensi da parte del grande pubblico.

Una sola settimana di programmazione a causa di ovvie logiche di mercato, ma noi che siamo appassionati cinefili a questo punto non posiamo far altro che suggerirvi di non perderli perché si tratta di due film di assoluto livello.

Daniel Bruhl e Tatiana Maslany in Woman in Gold

Daniel Bruhl e Tatiana Maslany in Woman in Gold

Se non avete niente di estremamente importante vi suggeriamo di dedicare la serata di oggi e quella di domani ad andare al cinema e non perdervi questi due piccoli capolavori cinematografici.

Di grande intensità soprattutto “Woman in gold” che abbiamo visto ieri sera, in programmazione solo alle 20,30 e soltanto in 28 sale in tutta Italia

E’ la vera incredibile storia di Maria Altmann (Helen Mirren), una rifugiata ebrea che è stata costretta a fuggire da Vienna durante la seconda guerra mondiale. Decenni più tardi, determinata a salvare un po’ di dignità dal suo passato, Maria intraprende una missione per recuperare un dipinto che i nazisti rubarono alla sua famiglia: la famosa Lady in Gold, un ritratto della sua amata zia Adele.

Un’interpretazione di grande livello quella di Helen Mirren che veste i panni di Maria e rivede le immagini della sua infanzia nella Vienna degli inizi del 900 e poi quelli terribili della seconda guerra mondiale quando lei era giovane e stava per sposarsi.

Il tutto mentre ingaggia una difficile battaglia legale contro il governo austriaco grazie ad un promettente avvocato.

Una scena del film Alaska

Una scena del film Alaska

Una ricostruzione perfetta con la sfilata dei nazisti a Vienna stavolta non con le immagini originali in bianco e nero ma attraverso una meticolosa ricostruzione. A dominare però sono i sentimenti, l’amore e l’odio di Maria verso L’Austria e il ricordo di quei momenti.

Altrettanto intenso è “Alaska” con Elio Germano (Suburra, Il giovane favoloso, Diaz) e l’espressiva attrice spagnola Astrid Berges Fisbey (Juliette) in un intricato complesso, commovente film drammatico che ha per sfondo una complicata storia d’amore di due persone comuni che cercano di evolversi nella normalità della vita.

Una grande interpretazione dei due attori principali che danno vita ad un amarsi lasciarsi e rincorrersi in mezzo ad una società in cui sembra non esserci posto per chi non è ricco ha potere o è famoso e dove l’amore sembra essere relegato agli ultimi posti.

10 novembre 2015