Terme di Acqui? Operazione ancora non conclusa. E’ quanto ha affermato l’assessore De Santis, con delega alle partecipate regionali, rispondendo ad una nostra interrogazione presentata oggi in Consiglio regionale. Per quale motivo a pochi giorni dalla firma definitiva, prevista tra una settimana, l’assessore non dia ancora per certo il buon esito dell’operazione? Un ripensamento dell’ultima ora? Qualcosa non è andato per il verso giusto? Al momento non è dato saperlo.


Di sicuro la Giunta Chiamparino sta iniziando a mettere le mani avanti per quanto riguarda il reinvestimento degli eventuali ricavati in favore di progetti per lo sviluppo del settore termale. Così come peraltro previsto da un ordine del giorno a 5 stelle, primo firmatario Paolo Mighetti, approvato dal Consiglio regionale e dalla stessa maggioranza.

De Santis ha infatti provato a “nascondere” i profitti della Regione considerando solo le “plusvalenze” tra il valore iscritto a bilancio (circa 12,6 milioni) e i 16,4 totali promessi dal soggetto privato per l’acquisto delle Terme. Di utili, secondo i fantasiosi calcoli della Giunta, ce ne sarebbero appena 3,8.

De Santis dimentica però che la Regione Piemonte non ha acquistato da nessuna parte le Terme di Acqui, semplicemente le ha ottenute dallo Stato con la legge Bassanini. Per questo il M5S ha chiesto che questi utili, provenienti da un bene della comunità vengano reinvestiti nel settore termale e non finiscano nella voragine contabile della Regione Piemonte.

Per il momento quindi dalla Giunta non arrivano certezze né sulla vendita e nemmeno sul reimpiego degli utili.

Paolo Mighetti, Consigliere regionale M5S 

4 novembre 2015