5 stelle - ESono arrivate in discussione nella Commissione Consiliare “Gestione Territorio, Attività Economiche e Turismo tenutasi mercoledì 15 luglio le osservazioni dei confinanti per quanto riguarda il cambio d’uso dello stabile di Via dei Mille in cui fino a poco tempo fa era collocato il “Birro Dotto”. Come lo stesso Assessore all’Urbanistica Maria Rosa Serra ha reso noto quell’area è individuata come commerciale e, negli Anni Novanta, ha ospitato anche una discoteca, il “Before”.

Inutilizzato dal 2013, la società “Le Stelle s.r.l”, fin dall’estate dello scorso anno, ha presentato richiesta di cambio di destinazione d’uso in residenziale. Il progetto prevede la realizzazione di ventidue alloggi posti su cinque piani con una premialità della cubatura di 627 metri quadrati ed un contributo straordinario che la ditta dovrà pagare al Comune di 12.194 euro, cifra alla quale si devono aggiungere 140.000 euro di oneri di urbanizzazione. L’Assessore Maria Rosa Serra, nella seduta della Commissione Consiliare tenutasi la scorsa settimana, aveva fatto presente il preannuncio di osservazioni da parte dei confinanti. “Fermo restando-ha detto-che possono intervenire in qualsiasi momento del procedimento, ho chiesto loro di fare sapere quali sono le loro osservazioni. Osservazioni che sono state recapitate.”

Le perplessità nascono sia dalle dimensioni del fabbricato che dalla sua altezza, essendo previsto un edificio di cinque piani. A detta dei confinanti si configurerebbe come disomogeneo rispetto al tessuto urbanistico vicino. Maria Rosa Serra ha fatto un po’ di cronistoria della zona, degli esposti per l’eccessivo rumore e gli schiamazzi notturni quando erano presenti degli esercizi commerciali. Quindi che il progetto presentato da “Le Stelle s.r.l.” e prima dalla I.G.S. che ne è stato il precedente proprietario è stato sottoposto all’attenzione della Commissione Edilizia. Questa, nel visionarlo, ha richiesto numerose modifiche ed alla fine l’ha approvato ritenendolo complementare e compatibile. I confinanti chiedono che i piani dell’edificio siano limitati a tre. L’Assessore all’Urbanistica ha citato un Decreto del Presidente della Repubblica del 2001 modificato in seguito dal cosidetto “Sblocca Italia” in base alla quale si tende alla “densificazione” degli edifici per evitare un aumento del consumo di suolo. Inoltre Maria Rosa Serra ha fatto presente che il tessuto urbano della zona non si presenta omogeneo ma con edifici di diverse forme e dimensioni, anche con la presenza di condomini di una certa rilevanza.

Ha anche fatto presente che il Consiglio Comunale che deciderà sulla domanda può avanzare richieste dal punto di vista estetico. Consiglio Comunale per l’esame delle richieste che prendono spunto dalla legge 106 e che quindi puntano alla riqualificazione di aree dismesse ed al recupero di edifici dismessi che si terrà il 28 luglio.   Luigi Gambarotta del Movimento 5 Stelle ha rilevato, invece, le perplessità dei residenti della zona ed il suo dubbio che la richiesta possa essere inserita nell’ambito della legge 106, oltre alla indubbia altezza dell’edificio. Prima molte polemiche ed interventi aveva suscitato la richiesta avanzata da Fabrizio Gallo del Movimento 5 Stelle di un sopralluogo nel fabbricato Simaf, oggetto di un’altra richiesta di cambio di destinazione d’uso nell’ambito della legge 106 di undici unità attualmente previste come uffici o direzionali in residenziali. I piani interessati sarebbero il terzo ed il sesto e gli appartamenti una superficie compresa tra i 55 ed i 63 metri quadrati, solo uno di essi ne avrebbe una superiore. La motivazione il rischio di abbandono. Il contributo straordinario è stato fissato in 55.462 euro.

Maurizio Priano 



17 luglio 2015