municipio - ITeatro Marenco ed i patrocini concessi dal Comune sono stati i temi principali della Commissione Consiliare Affari Sociali, Sport, Istruzione e Cultura, Sanità e Politiche del Lavoro, tenutasi lunedì 15 giugno in Comune a Novi. Dalle parole di Costanzo Cuccuru di Forza Italia-Lega Nord un grido d’allarme: “Nella presentazione dell’avvio dei lavori del teatro Romualdo Marenco, Pierangelo Taverna, Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria, ha lasciato trapelare che difficilmente la Fondazione si impegnerà oltre a quella che è la ristrutturazione dei muri. In prospettiva la situazione del teatro non la vedo in maniera rosea: ci sarà da por mano anche agli arredi. Con quali soldi? Chi li finanzierà?

Difficilmente il Comune potrà sobbarcarseli con i nuovi regolamenti della contabilità. Inoltre ci dovranno essere momenti di confronto con i cittadini e le iniziative trovare origine da questo confronto e dalla collaborazione con le associazioni culturali di Novi.” Bruno Ferretti, disability manager del Comune ha incalzato: “Meno male che i fondi per la ristrutturazione del teatro Marenco sono stati trovati. Perchè il teatro si trova in condizioni fatiscenti e senza quei lavori una struttura di pregio, in breve tempo, avrebbe corso il rischio di crollare.”

Sulla necessità di trovare i soldi per il secondo lotto anche Fabrizio Gallo del Movimento 5 Stelle. Aggiungendo che, una volta terminati i lavori di ristrutturazione, il teatro dovrà lavorare praticamente tutti i giorni con la necessità di diversificare l’offerta. Secondo Luigi Gambarotta del Movimento 5 Stelle, parlando di cultura in generale e non solo di teatro, l’importante è capire come valorizzare al meglio le risorse esistenti per un cambiamento ed una politica che può avere ricadute anche sul mondo del lavoro.

L’Assessore alla Cultura Cecilia Bergaglio ha rilevato che l’inizio della ristrutturazione del Marenco deve costituire l’occasione per un dibattito sul patrimonio culturale della città, sia inteso come strutture che sulle iniziative che si adottano. “Ci sono tanti aspetti, da quello culturale a quello sportivo, al sociale. La discussione è di grande attualità. Precisando che la cultura è un fattore di produttività, di crescita di una collettività anche se non si collega ad un immediato ritorno economico.” Cecilia Bergaglio ha poi introdotto un altro tema: “A Novi ci sono tanti eventi culturali, magari anche contemporaneamente, tantissimi sotto il patrocinio del Comune e questo ne rende difficile anche la gestione, oltre alla loro pubblicizzazione. Senza dimenticare che sotto la dicitura con il patrocinio del Comune và a finire praticamente di tutto, senza la possibilità di una differenziazione qualitativa. Senza la possibilità di vagliare i progetti proposti. Si deve realizzare una nuova collaborazione fra associazioni e Comune in modo da evitare di creare un calderone. In un’epoca in cui le risorse sono sempre più esigue c’è bisogno di una riflessione così come, nel contempo, c’è l’esigenza di evitare una eccessiva parcellizzazione delle società. Si tratta, semmai, di mettere insieme le energie per creare dei progetti migliori, più validi da un punto di vista qualitativo. In tale ottica si devono stabilire anche delle linee, dei criteri, con un regolamento per la concessione dei patrocini che deve essere rivisto, attuando delle selezioni, realizzando un percorso virtuoso.

Proprio per questo in autunno si potrebbero tenere degli Stati generali della Cultura, momenti di dibattito e di confronto tra Amministrazione ed Associazioni. Dove quest’iniziativa è stata realizzata si sono ottenuti degli ottimi risultati. Attualmente le nostre energie sono quasi completamente assorbite dall’inseguire questa o quella iniziativa e basta scorrere anche un semplice ordine di Giunta per rendersene conto.” Cecilia Bergaglio ha quindi rilevato che il futuro del Teatro Marenco passa anche attraverso una ricostruzione del rapporto con la città.” Della necessità di un censimento degli operatori ha parlato anche Costanzo Cuccuru il quale ha aggiunto che, comunque, il tasso culturale della città è alto e questo in tanti campi. Ha quindi evidenziato che tutto dovrà essere ridiscusso fra coloro che la cultura la conoscono e rilevato che deve essere rivista anche la gestione della Biblioteca Civica e le scelte che vengono fatte. “Troppo spesso-ha affermato-viene vista come un Circolo chiuso” In conclusione di seduta Bruno Ferretti ha tratteggiato succintamente le funzioni del disability manager e rilevato che da lunedì lo si potrà trovare in un ufficio al primo piano del Comune.

Maurizio Priano


20 giugno 2015