Ancora un grave episodio di violenza ai giardini della stazione di Alessandria. E’ accaduto sabato, quando la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino di nazionalità marocchina, in quanto resosi responsabile dei reati di tentata rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.

I giardini davanti alla stazione

I giardini davanti alla stazione

Nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio in Alessandria Centro, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale, nonché dei reati di tipo predatorio, in particolar modo furti e rapine, svoltosi, come ogni sabato, con l’ausilio delle altre Forze di Polizia, l’Ispettore della Polizia di Stato, responsabile del servizio, è stato avvicinato da un giovane italiana che asseriva di essere stato aggredito, nei pressi dei giardini antistanti la stazione, da un uomo di nazionalità marocchina, in evidente stato di alterazione psicofisica, tale F. A., il quale, impugnando il collo di una bottiglia di vetro rotta, lo ha minacciato intimandogli di dargli i soldi.

Al rifiuto del ragazzo di ottemperare alla sua richiesta illecita ed al tentativo di calmarlo, F. A. ha, poi, prelevato da un cestino della spazzatura, una lattina di birra, strappandola a metà per renderla tagliente, colpendolo ripetutamente e procurandogli dei tagli sul giubbotto e sui pantaloni che indossava, mentre gli intimava di dargli i soldi, minacciandolo di ammazzarlo qualora non lo avesse fatto.

La colluttazione è continuata fino a quando il ragazzo è riuscito ad allontanarsi per farsi prestare le prime cure dal proprietario di un chiosco ubicato nei giardini della Stazione.

L’episodio è stato prontamente segnalato, dall’Ispettore responsabile del servizio in Alessandria centro, agli agenti della Volante di zona, i quali si sono immediatamente recati presso i giardini ove, poco prima, si era verificata l’aggressione, rinvenendo un cappellino grigio, una lattina tagliata ed un collo di bottiglia rotta, sottoponendoli a sequestro.

Dai successivi accertamenti in loco, secondo quanto riferito da un uomo ivi presente, è emerso che un soggetto, corrispondente alla descrizione dell’aggressore e col viso tumefatto, è stato visto allontanarsi in direzione di via Trotti.

Raggiunta tale via, gli operatori di Polizia hanno riconosciuto l’aggressore, pluripregiudicato, il quale, alla loro vista, si è dileguato tra il traffico veicolare, dandosi alla fuga.

Trattandosi della medesima persona che, appena cinque giorni prima, a seguito di un litigio violento con il fratello, è stata tratta in arresto per i reati di “resistenza al Pubblico Ufficiale” e “incendio doloso” in abitazione, per aver dato fuoco ad un alloggio dell’ATC, sito in Via Verona, poi posto sotto sequestro, gli agenti hanno controllato se F. A. si fosse rifugiato proprio lì.

La ricerca ha dato esito positivo in quanto F. A. è stato ritrovato all’interno di tale abitazione, benché fosse sotto sequestro, rompendo, altresì, i sigilli apposti all’esterno.

L’uomo, con evidenti ferite al volto, ha riferito agli agenti di Polizia di aver appena avuto una colluttazione con una persona ai giardini della stazione, senza, però, specificare i motivi.

Accompagnato il Questura per gli accertamenti di rito, durante i rilievi dattiloscopici, F. A. ha iniziato ad alterarsi, aggredendo gli operatori e tentando di impedire loro di bloccarlo attraverso l’uso delle manette.

L’uomo è stato, poi, riconosciuto, quale suo aggressore, sulle foto contenute nell’album fotografico mostrato dal personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, dal soggetto aggredito, nel frattempo giunto presso gli Uffici della Questura per sporgere regolare denuncia.

F.A. è stato, pertanto tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Alessandria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

29 marzo 2015