carabinieri - I-QI Carabinieri Alessandria hanno arrestato per estorsione E.G., cittadino albanese di 24 anni, con precedenti di polizia per una lunga e intricata storia che raccontiamo di seguito.

L’11 marzo si presentava negli uffici della Stazione un cittadino italiano il quale riferiva che il giorno precedente aveva incontrato un ragazzo, che aveva già conosciuto in passato col nome di Andrea e con il quale aveva fatto qualche volta due chiacchiere, e lo aveva invitato presso la propria abitazione. Giunto a casa sua, Andrea chiedeva di poter andare al bagno, ma dopo averlo indirizzato ai servizi, sentiva un colpo forte. Visto che il padrone di casa si trovava in cucina, accorreva in bagno e notava Andrea a terra, dolorante a un polso.

Decidevano allora di andare al pronto soccorso e il denunciante lasciava Andrea davanti all’ingresso e andava via. Il giorno 11 marzo il denunciante riferiva di aver trovato Andrea ad aspettarlo, il quale gli diceva che, essendosi fatto male   a casa sua, voleva del denaro per il danno provocatogli e per i medicinali, pretendendo una sorta di risarcimento di almeno 500 euro. La vittima acconsentiva a pagare solo le medicine e le prime cure, ma non altro e mentre prendeva 50 euro dal suo portafoglio, Andrea, con una mossa rapida, prendeva i soldi dal portafoglio dell’uomo, circa 300 euro, mettendoli in tasca.

L’uomo pretendeva la restituzione del denaro, dicendo ad Andrea di avere un’assicurazione sulla casa che avrebbe coperto ogni danno da lui subito. Andrea non accettava la soluzione e, anzi, si ripresentava nel pomeriggio dello stesso giorno chiedendo la consegna di ulteriori 150 euro per le ore 12.00 del 13 marzo e che tale somma non sarebbe stata a saldo di tutto, ma in futuro avrebbe dovuto dargli altri soldi. Alla fine di questo incontro, prima di allontanarsi, Andrea mimava alla vittima il gesto di tagliagli la gola se non avesse portato il denaro richiesto. La vittima, spaventata, poco dopo raccontava tutto ai militari che decidevano di organizzare un servizio in occasione del passaggio di denaro. Infatti preparavano la somma di 150 euro in tre banconote da 50 euro che venivano fotocopiate, concordando con la vittima come comportarsi nel momento della consegna dei soldi. I militari per il giorno 13 marzo disponevano ovviamente un servizio molto articolato, sia con personale in borghese sia con personale in divisa, in prossimità del posto che era stato stabilito come luogo di incontro.

Andrea si presentava puntuale sul posto e, dopo essersi avvicinato alla vittima, prendeva il denaro che gli veniva consegnato allontanandosi velocemente, ma non immaginava che lo attendevano i Carabinieri appostati nella zona. Infatti, Andrea veniva avvicinato dai carabinieri in borghese che si qualificavano al fine di bloccarlo, ma capito cosa stava succedendo, cominciava a correre a perdifiato per le vie dell’intero quartiere Pista, tallonato dai militari a piedi. L’uomo, pur di guadagnare la salvezza, scavalcava anche un muro di cinta alto 2 metri e mezzo e, nel tentativo di scavalcarne un secondo e scappare per i giardini, veniva definitivamente bloccato e ammanettato dai carabinieri in borghese, raggiunti da quelli in uniforme. Andrea, che a quel punto veniva identificato per E.G, consegnava spontaneamente ai militari le 3 banconote da 50 euro ricevute dalla vittima e che teneva nella tasca dei pantaloni.

Ormai chiare le responsabilità del cittadino albanese, il quale nel corso della vicenda con la vittima si era presentato per italiano, non aveva fornito nessun numero di telefono o indirizzo per non rendersi identificabile, si era dato alla fuga a piedi in maniera rocambolesca cercando in tutti i modi di ottenere l’impunità e aveva minacciato gravemente la vittima, veniva arrestato in flagranza per estorsione e successivamente veniva accompagnato presso il carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria. I soldi, tutti recuperati, venivano invece restituiti al legittimo proprietario.

16 marzo 2015