Gianluigi Bailo, 67 anni, stimato notaio tortonese è stato brutalmente aggredito e derubato di poche decine di euro da un rapinatore e adesso si trova ricoverato all’ospedale di Alessandria.

Tutto, secondo la prima sommaria ricostruzione dei carabinieri di Tortona, si è consumato in brevissimo tempo.

Sono le 23 di domenica sera, quando il notaio sta rientrando nella sua abitazione in via Padre Michele da Carbonara, in pieno centro storico, a pochi passi dal teatro Civico. Piove e Bailo ha lasciato l’auto nel suo garage nella vicina via Pernigotti per compiere un breve tratto a piedi: poche decine di metri che lo separano dalla sua abitazione e che avrà percorso migliaia di volte nella sua vita, ma stasera c’è qualcosa di diverso, appena lascia l’auto in garage viene avvicinato da uomo, forse un giovane, col cappuccio in testa per ripararsi dalla pioggia, che lo aggredisce ed inizia a picchiarlo.

Gli sferra un pugno violento sul volto e il notaio si accascia a terra, tramortito. Perde sangue dal naso, ma l’aggressore non sembra sazio e gli vola addosso. Lo picchia come una belva. Gli sferra calci e pugni e lo picchia forse anche con un oggetto.

Le urla del notaio richiamano le attenzioni di un vicino di casa che si mette ad urlare e riesce a mettere fine a quella che sembra una vera e propria esecuzione.

Il rapinatore scappa, non prima però di aver rubato il portafoglio all’uomo contenente poche decine di euro e le carte di credito.

Arriva l’ambulanza del 118 e il notaio viene immediatamente trasportato prima al pronto Soccorso dell’ospedale di Tortona, poi al reparto maxilo facciale dell’ospedale di Alessandria dove si trova ricoverato in gravi condizioni. La prognosi per il momento è fissata in circa due mesi.

Sul posto intanto arrivano i carabinieri che cercano di ricostruire l’accaduto. I militari fanno partire subito le indagini che però non sembrano facili.

Per terra, intanto, sul luogo del misfatto, un piccolo lago di sangue, a testimonianza che Tortona sta diventando sempre più una città a rischio.

16 febbraio 2015

Via Padre Michele, il luogo dell'aggressione

Via Padre Michele, il luogo dell’aggressione