carabinieri - QI Carabinieri di Valenza, in esecuzione ad ordine di carcerazione per cumulo di pene, hanno arrestato Giuseppe Lagani di 39 anni, residente in città. L’uomo deve scontare una condanna di 5 anni e un mese di reclusione per un cumulo di pene in seguito ad due condanne rispettivamente per rapina aggravata e detenzione illegale di armi per un fatto accaduto a Valenza nell’ottobre del 2010 e per associazione per delinquere e falsificazione di monete e spendita di monete falsificate per fatti accaduti in provincia di Catania nel marzo 2007.

La prima condanna a due anni di reclusione, era stata originariamente emessa dal Tribunale di Alessandria nel 2011 ed era per rapina aggravata e detenzione illegale di armi per l’episodio commesso il 22 ottobre 2010 in un laboratorio orafo di viale della Repubblica a Valenza.

In quella occasione, la Squadra Mobile di Catania aveva arrestato in Sicilia gli autori materiali della rapina e successivamente erano stati identificati coloro che avevano fornito appoggio logistico a Valenza, tra i quali c’era appunto Giuseppe Lagani.

Nel corso delle perquisizioni erano state rinvenute una pistola utilizzata per la rapina e l’auto che era stata utilizzata per accompagnare gli autori della rapina dal luogo del delitto a quello dove avevano alloggiato prima di rientrare in Sicilia. L’altra condanna definitiva nei suoi confronti e pari a oltre 3 anni di reclusione invece era stata emessa dalla Corte d’Appello di Catania nel 2013 per fatti accaduti in Sicilia nel marzo 2007.

L’uomo, insieme ad altre persone, era stato bloccato all’interno di un magazzino ove era stato installato un macchinario idoneo alla contraffazione di monete da uno e due euro.

I carabinieri hanno arrestato l’uomo nella sua abitazione di Valenza e lo hanno rinchiuso nel carcere di San Michele di Alessandria.

 15 gennaio 2015