pinacoteca - IE’ stata l’unica “attrazione” di Tortona aperta nel periodo estivo ed è attualmente una delle strutture più importanti in grado di richiamare a Tortona turisti provenienti da ogni parte d’Europa.

Ci riferiamo a “Il divisionismo” la Pinacoteca della Fondazione  Cassa di Risparmio di Tortona, unica nel suo genere, con tantissime opere pregiate che periodicamente vengono richieste in prestito per mostre ed esposizioni.

Una Pinacoteca di grande prestigio con ingresso completamente gratuito che da luglio fino ad oggi è stata sempre aperta nel fine settimana ed era l’unica cosa di un certo prestigio visitabile a Tortona perché in estate, come si sa, le manifestazioni sono sporadiche.

La Pinacoteca è molto conosciuta anche all’estero: nelle ultime settimane sono arrivati a visitarla persone dalla Francia e dalla Svizzera, oltre naturalmente a moltissimi visitatori provenienti dal nord e centro Italia.

“Il Divisionismo” è uno spazio museale che si propone di documentare una stagione di grande importanza della cultura artistica italiana tra Ottocento e Novecento attraverso la varietà e l’originalità dei linguaggi pittorici utilizzati non solo dai grandi maestri divisionisti, ma da personaggi che hanno dato voce a culture per così dire periferiche per lungo tempo sottovalutate. Il percorso espositivo risulta incentrato intorno al fertile dialogo tra i diversi interpreti di una tecnica audace che ha saputo rappresentare le istanze di un secolo nuovo: dagli artisti socialmente impegnati degli anni novanta dell’Ottocento fino agli approcci empirici in ambito simbolista e ai primi saggi dei protagonisti della rivoluzione futurista per i quali il divisionismo costituiva il linguaggio della modernità.

A capolavori, quali Piazza Caricamento, Il golfo di Genova, Lo sciopero, Mattino in officina, Ulivi ad Albaro di Plinio Nomellini, Mi ricordo quand’ero fanciulla (Entremets) e Incensum Domino! di Angelo Morbelli, Il seminatore e Ultimi pascoli di Carlo Fornara, Ona staderada (La venditrice di frutta) di Emilio Longoni, La raccolta del fieno di Giovanni Segantini, La via del Calvario e Adorazione dei magi di Gaetano Previati, Quando gli uccelletti vanno a dormire di Vittore Grubicy, si legano e si confrontano importanti opere di notevole originalità di firme meno conosciute, come Benvenuto Benvenuti, Galileo Chini, Giuseppe Cominetti, Giovanni Battista Crema, Camillo Innocenti, Giorgio Kienerk, Baldassarre Longoni, Guglielmo Amedeo Lori, Serafino Macchiati, Cesare Maggi, Giuseppe Mentessi, Matteo Olivero, Angelo Torchi, oltre ad alcune testimonianze predivisioniste, comunque pertinenti alle ricerche tecniche e sociali degli artisti che diventarono, pochi anni dopo, importanti interpreti della tecnica divisa come Pellizza, Nomellini e Longoni.

L’allestimento mira ad evidenziare anche le affinità tra le opere delle diverse aree geografiche di diffusione del divisionismo, cercando confronti insoliti, a volte perfino sorprendenti. Ne sono un esempio il rapporto tra Serafino Macchiati e Giacomo Balla durante il breve sodalizio parigino nel 1900 o tra Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk e Angelo Torchi uniti nel legame umano ed artistico della “Scuola di Albaro” uno dei momenti più fertili ed innovativi nei primi anni di diffusione in Italia della pittura divisionista tra il 1891 e il 1895. Tra gli esponenti dei diversi divisionismi non va dimenticato il tortonese Angelo Barabino cui è stato attribuito un doveroso omaggio.

 

Un museo per i giovani

Le attività didattiche organizzate dalla Pinacoteca rappresentano un’opportunità concreta per avvicinare gli studenti al divisionismo coinvolgendoli nella sperimentazione della tecnica e nell’approfondimento della sua contestualizzazione artistica, storica e letteraria. Dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di secondo grado le visite guidate ed i laboratori sono adattabili alle esigenze delle classi e dei loro insegnanti.

Vengono anche proposte attività creative per genitori e figli nei fine settimana.

25 settembre 2014

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